Vedanta Mundaka

Il Vedanta Mundaka è un antico testo induista, lette le prime pagine già mi accorgo di quanta confusione e notizie non veritiere esso contenga.

Prima di tutto il Brahman è un Uomo Immortale da cui tutti escono e hanno immediata coscienza individualistica.

Il Brahman ha si orecchie e occhi ed è ben visibile e constatabile sulla pelle da chi supera ed esce da spazio - tempo, vuoto infinito e riunendosi ( o anche no) con l'Atman, raggiunge il suo eterno mondo BLU', dove punti luminosi come stelle sono in realtà sfere lucenti con dentro divinità, santi, entità di alto livello che stanno nel mondo blù al fianco del Brahman ma non dentro di esso: anche perché essere dentro al Brahman causa l'immediata perdita della coscienza personalistica e individualistica e.. ci si ritrova in 2 secondi ad essere il Brahman in PRIMA PERSONA ASSOLUTA. Coscienza buona e positiva che è poi il vero centro e verità di ogni essere e cosa tolte le maschere egoiste e di difesa mentale del quotidiano degli ambienti sia materiali che immateriali (animistici e divini).

Il Brahman che io chiamo Siva-Brahman o UNO Immortale Ea me è ben noto e ben "provato e comprovato" è come un gigante buono, nudo e calvo, corporeo di colore blu dai riflessi d'argento,  che come un astronauta senza tuta galleggia nel mondo reale e immortale, onnipresente da sempre e oltre il concetto mentale di "sempre".

Il suo aspetto è come quello di un pastore nudo di montagna, dotato dei due sessi ma a livello primordiale e infantile: a lui non servono ma se non li avesse non esisterebbero forme esterne uscenti da lui ne di maschio ne di femmina o di altro genere misto tra maschio e femmina.

Leggendo poi nell'ignoranza di questo testo vedo che si parla di Brahma come prima divinità?
E' una mera fandonia, dal Brahman (che non è Brahma, ovvero il semplice amministratore del piano materiale egoistico) il primo che esce e suo figlio è Lord Vishnu, detto Narajana dagli induisti "vaisnava".

E anche su ciò ho ottimi collaudi e prove e controprove, quindi ne riassumo che il testo, che evito di leggere più avanti, anche leggendo le vistose e fastidiose inconguenze iniziali, è il solito scritto che vanta l'opera e il credo della Casta dei Bramini indù, mortificando il tutto in rituali che per un un Avatara come me  .. sono inutili per non dire confusori e futili, aggiungerei.

Vi sono comunque alcune vere, va bene, ma sono mal interpretate, mal descritte e dicono sia il vero che il non vero, non conducendo un ricercatore dell'Immortale e dell'Origine e quindi del SE' STESSI che riguarda tutti (anche i sassi), verso un obbiettivo concreto di meditazione trascendentale. Questo nel tentativo più che nobile di raggiungere il Brahman Immortale (e non Brahma e il suo paradiso che ha un alfa e un'omega = ovvero ha un inizio e una fine anche lui..e il suo paradiso ad ogni ciclo di espansione/ritrazione di tutti gli Universi).

Per il neofita non voglio sconsigliarne la lettura ma ritengo sia giusto metterlo in guardia: li si dice metà della metà della metà del vero e, a causa della Casta Braminica", ci perde su falsità, incoerenze, false o mezze vie e lontano ancora dall'obbiettivo che un vero Yogi e un Ottimo Guru dovrebbero avere per sè: raggiungere con profonda meditazione, perseverante concentrazione, il Brahman, ovvero il Reale proprio Essere, il Vero SE' STESSI.
Che è identico e uguale per tutti, persino per un atomo di idrogeno.

IL TESTO ORIGINALE IN ITALIANO
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/vedanta/mundaka.pdf



Buona lettura per chi cerca ed è interessato.