Dal petto gli si apriva uno squarcio

E cosi quest'uomo alto più di due metri, tutto blu aviazione , con un fisico slanciato e in ogni sua parte con muscoli lunghi e perfetti, con l'occhio grande e profondo mi guardava di lato con sguardo tremendo, io gli stavo di fronte a sinistra.
Quasi infastidito, forse dal puzzo di sigaretta o forse da questo infame mondo per un momento si guardò, piegando la testa e guardandosi i piedi e facendo una piccola impercettibile smorfia.

Ma in quel mentre, sul lato destro scoperto, dove veste non c'era, gli si apriva come uno squarcio nel petto, e li vedevo dentro di lui come sfere di luce che si trasformano subito in volti di monaci pelati e sorridenti,  ognuno diverso ma tutti curiosi di vedere chi fossi e perchè il Maestro si fosse recato a "trovarlo".

Allora quel Grand'Uomo senza criniera e color dell'Azzurro aviazione mi guardò un pò stupito, guardandosi subito il suo petto che insistevo a sondargli .. cercò di capire chi e cosa gli stessi guardando sul petto o se ci fosse qualcosa di strano

Allora come un veloce vento porta lontano una foglia pensai ad alcune parole che suonavano scritte all'incirca cosi :

"sono io la porta del Nibbana e chiunque la varcherà io lo conoscerò e lui mi conoscerà"