La trasmissione delle conoscenze

E' da alcuni anni che conosco una brava persona, Massimo.
Massimo è una dolce e modesta, leale e veramente pregevole - gradevole persona nei modi e nel suo essere, sposato e con tre figli, lavoratore serio, persona non arrogante: alla fine, sapendo che malgrado il suo poco tempo libero è uno che legge volentieri, mi ero deciso alcune settimane fà a suggerire a lui la lettura dei discorsi lunghi, e lui contento di poter conoscere cose che stanno dietro alla vita e quali "ingranaggi" la muovano, volentieri accolse l'indicazione.

Cosi oggi è successo di incontrarlo, e lui mi ha avvicinato contento, io gli ho chiesto quanto avesse letto e come, e lui mi risponde che ha letto poco, il 1° capitolo e alcuni brani che mettono in testata al sito e che benché siano cose "giuste" quelle trattate, sono anche molto profonde e da rileggere con molta attenzione per poterle comprendere a pieno

Gli ho confermato che non per tutti è questa "indagine e questa strada" e lui ha riconfermato il suo vivo interesse per i testi e ciò che trattano, quindi ad un certo punto gli occhi gli si sono accesi come se l'anima si facesse vedere attraverso i suoi occhi e la sua parola rischiarando e illuminando il suo viso e ..persino il suo vestito.

Appena prima che succedesse questo fenomeno di apparizione dell'animo interno di Massimo e dello sfavillamento dei suoi occhi, passava di li per andare al lavoro un ns. conoscente comune, Carlo, tipico figlio di "papà", figlio di ricchi è questo "ragazzo", sempre con aria torva e arrogante, un ragazzo negativo e pieno di sè.

Cosi, questo Carlo, ragazzetto alquanto negativo e altero che tutti chiamano "Carletto il fighetto", ...vedendoci parlare, ... e cercando di capire di cosa discutessimo, come se egli fosse improvvisamente "messaggero di Mara", forse vedendomi "apparentemente tranquillo, quasi disattento verso l'esterno, tanto ero preso ad ascoltare Massimo", mi dice:

Ma tu sei Buddista?
e io : No, non sono Buddista.
e Carlo di rimando:
Ma di che religione sei?
e io : di nessuna religione sono e in nessuna religione credo
e Carlo ancora:
Mah strano, perché mi sembrava che stavi facendo del proselitismo
e io di risposta: mediante applicazione e ricerca io ho scoperto e messo in pratica molte cose e CHIUNQUE mi chieda e ne abbia bisogno .. io a lui insegnerò e spiegherò QUESTE COSE

Allora non lo guardai più e continuavo ad ascoltare Massimo e le sue prime impressioni sui discorsi lunghi di Gotama.
Cosi Carlo, nero e torvo e ignorante quanto prima, come fosse il figlio di Mara venuto a provocare con domande arroganti da cui però non trovò risposte di sua "soddisfazione", cosi Carlo, come un piccolo Demone di Maro, tolse le tende e se si allontanò da noi.. ignorante come prima, ovviamente.

Subito dopo è successo l'illuminamento dell'anima interiore di Massimo, iniziando con lo sfavillare forte luce dagli occhi

Il proselitismo è altra cosa.. mi spiace: mi spiace per gli idioti, intendo

Hai fatto bene a dargli una mano