il boscoooooooooooooooooooooo

Il boscooooooooooooooooo

la terra la terraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Che cavolo! Era una prova,non ho avuto il tempo di cancellare!

Allora ricomincio...
Sono andata a fare una passeggiata nel bosco con la mia famiglia...sono contornata da alberi,fiori e sento il rumore dell'acqua che scorre..tutto ad un tratto tutto si ferma,una manciata di secondi il tempo non scorre più ,tutto è irreale e ricco di emozioni,l'energia è ovunque ,ho percepito qualche cosa di unico ma non a livello fisico...
Una sensazione di grande gioia mi ha invaso e per tutto il giorno questa sensazione mi ha seguita!
Cosa ne pensate?

Il buddha descrive questa come la prima beata estasi del Saggio.

qui è ben descritta una cosa correlata a quanto ti è successo

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Anuruddha Sutta

Una volta il Sublime dimorava presso Sâvatthî, nella Selva del Vincitore, nel parco di Anâthapindiko. Allora, Pañcango l'architetto si rivolse ad uno dei suoi uomini: "Va dall'on. Anuruddho, inchinati ai suoi piedi e digli: 'L'architetto Pañcango si inchina ai piedi dell'onorevole e chiede di accettare, quale quarto [invitato], l'invito a pranzo: e voglia l'onorevole venire assai per tempo perché l'architetto è molto affaccendato essendo al servizio del re'."

Così fece l'uomo, e l'on. Anuruddho accettò col silenzio.
Al finire della notte, pronto di prima mattina l'onorevole, presi mantello e scodella, si recò all'abitazione dell'architetto e, là giunto, sedette al posto apparecchiato.
Pañcango servì e curò di propria mano l'on. Anuruddho con scelto cibo e bevanda, poi, quando l'onorevole ebbe mangiato ed ebbe tolta la mano dalla ciotola, prese un sedile più basso, si sedette accanto e disse: 

"Ecco, signore, certi monaci autorevoli, visitandomi, mi hanno detto: 'Sviluppa, padre di famiglia, l'illimitata redenzione dell'animo',
altri invece hanno detto: 'Sviluppa, padre di famiglia, la profonda redenzione dell'animo'.

Ora, signore, queste sono cose diverse, diversamente indicate, o sono un'unica cosa, e solo l'indicazione è diversa?"

"Tu cosa pensi, padre di famiglia?"
"A me pare così: illimitata o profonda redenzione dell'animo sono un'unica cosa con un'indicazione diversa."

"[Invece] sono cose diverse da intendersi nel modo seguente: cos'è l'illimitata redenzione dell'animo?
Ecco, un monaco dimora irradiando con animo amorevole una regione, poi la seconda, poi la terza, poi la quarta, e così in alto, in basso ed attraverso: dappertutto ed in tutto identificandosi, egli dimora irradiando tutto il mondo con animo amorevole, con ampio, profondo, illimitato animo, libero di odio e rancore. Irradiando le quattro regioni e così in alto, in basso ed attraverso: dappertutto ed in tutto identificandosi, egli dimora irradiando tutto il mondo con animo compassionevole, con animo lieto, immoto, con ampio, profondo, illimitato animo, libero di odio e rancore.
Questo si chiama illimitata redenzione dell'animo.

E cos'è la profonda redenzione dell'animo? Ecco, un monaco dimora fissando ed irradiando profondamente un piede d'albero, oppure due o tre piedi d'albero; oppure un campo, o due o tre campi; o un regno, o due o tre regni, o la terra cinta dal mare. Questo si chiama profonda redenzione dell'animo. Quattro specie di resurrezioni vi sono.
Ecco, uno dimora fissando e irradiando limitato splendore: egli con la dissoluzione del corpo, dopo la morte, risorge in compagnia degli dèi di limitato splendore; lo fa fissando e irradiando illimitato splendore: egli con la dissoluzione del corpo, dopo la morte, risorge in compagnia degli dèi di illimitato splendore. 

Lo stesso accade se lo fa con impuro splendore, con puro splendore: risorgerà in compagnia degli dèi di impuro o di puro splendore.

V'è un tempo in cui questi dèi convengono insieme, e il loro colore appare diverso, ma non diverso lo splendore.

È come se un uomo introducesse in casa molte lampade ad olio: la loro fiamma apparirebbe diversa, ma non lo splendore.
V'è poi un tempo in cui quegli dèi si disgiungono, allora appare diverso sia il colore, sia lo splendore. È come se un uomo portasse via dalla casa le molte lampade ad olio: la loro fiamma e il loro splendore apparirebbero diversi.

Ora, padre di famiglia, questi dèi non pensano: 'Ecco, noi siamo permanenti o stabili o eterni'; però dovunque essi si riuniscono, là essi gioiscono.
Come le mosche, raccolte in una cesta o in un cofano non pensano: 'Ecco, noi siamo permanenti o stabili o eterne'; ma dovunque si riuniscono, le mosche gioiscono. Proprio come gli dèi."

Dopo queste parole l'on. Abhayakaccâno [uno degli altri tre monaci invitati dall'architetto] disse: "Bene, signore Anuruddho! Ma quegli dèi splendenti sono tutti di limitato splendore, o ve ne sono alcuni d'illimitato splendore?"
"Secondo, amico; ve ne sono dell'uno e dell'altro tipo."

"Qual è la causa per cui quegli dèi, risorti in un'unica classe di dèi, alcuni sono di limitato splendore ed alcuni d'illimitato splendore?"
"Allora, amico Kaccâno, ti interrogherò su ciò, e tu risponderai come ti piacerà.
Quel monaco che dimora fissando e irradiando profondamente un piede d'albero, e quello che lo fa con due o tre piedi d'alberi: di queste due produzioni dell'animo qual è la maggiore?"
"Quella del monaco che lo fa con due o tre piedi d'alberi è la maggiore."
"E quello che lo fa con un campo o con due o tre campi; con due o tre campi o con un regno; con un regno o con due o tre regni; con due o tre regni o con la terra cinta dal mare?"
"È maggiore la produzione dell'animo della seconda delle alternative."

"Questa dunque, amico Kaccâno, è la ragione, la causa per cui quegli dèi risorti in un'unica classe di dèi, alcuni sono di limitato splendore ed alcuni d'illimitato splendore."

"Bene, signore Anuruddho! Ma quegli dèi splendenti sono tutti d'impuro splendore, o ve ne sono alcuni di puro splendore?"

"Secondo, amico; ve ne sono dell'uno e dell'altro tipo."
"Qual è la causa, la ragione per cui quegli dèi, risorti in un'unica classe di dèi, alcuni sono d'impuro splendore ed alcuni di puro splendore?"

"Allora, amico Kaccâno, ti farò un paragone: anche mediante un paragone un uomo intelligente capisce il senso d'un discorso. Se l'olio e il lucignolo d'una lampada ad olio accesa fossero impuri, essa arderebbe in modo fosco: così, ecco che un monaco dimora fissando ed irradiando impuro splendore; ed egli non ha completamente smorzato la corruzione del corpo, non ha del tutto rimosso pigrizia e accidia, non ha del tutto represso superbia e vanità; per tutto ciò egli arde foscamente e, con la dissoluzione del corpo, dopo la morte, risorge in compagnia degli dèi d'impuro splendore.

Se invece l'olio e il lucignolo d'una lampada ad olio accesa fossero puri, essa non arderebbe foscamente: così, ecco che un monaco dimora fissando ed irradiando puro splendore; ed egli ha completamente smorzato la corruzione del corpo, ha del tutto rimosso pigrizia e accidia, ha del tutto represso superbia e vanità; per tutto ciò egli non arde foscamente e, con la dissoluzione del corpo, dopo la morte, risorge in compagnia degli dèi di puro splendore. Questa è la causa, la ragione."

Dopo queste parole l'on. Abhayakaccâno disse all'on. Anuruddho: "Bene signore! L'onorevole non ha detto: 'Così è stato da me sentito', o 'così dev'essere'; ma ha proprio detto: 'Così sono quegli dèi e così sono quegli altri dèi'; tanto che ho pensato: 'Certo l'on. Anuruddho ha vissuto prima insieme con quegli dèi e s'è dovuto prima trattenere con quegli dèi in conversazione e colloquio'."

"Certo, amico Kaccâno, questa tua è una provocazione: ma io ti risponderò. Per lungo tempo io ho vissuto prima insieme a quegli dèi e con essi mi sono appunto trattenuto in conversazione e colloquio."

Dopo queste parole l'on. Abhayakaccâno disse all'architetto Pañcango: "Beato te, padre di famiglia, beato te che ti sei liberato da questo dubbio; e noi che abbiamo avuto la fortuna di sentire questa esposizione

DEM ha scritto:Che cavolo! Era una prova,non ho avuto il tempo di cancellare!

ma si avevo capito...

DEM ha scritto:Allora ricomincio...
Sono andata a fare una passeggiata nel bosco con la mia famiglia...sono contornata da alberi,fiori e sento il rumore dell'acqua che scorre..tutto ad un tratto tutto si ferma,una manciata di secondi il tempo non scorre più ,tutto è irreale e ricco di emozioni,l'energia è ovunque ,ho percepito qualche cosa di unico ma non a livello fisico...
Una sensazione di grande gioia mi ha invaso e per tutto il giorno questa sensazione mi ha seguita!
Cosa ne pensate?

penso si tratti di un primo livello di estasi e di liberazione, primi passi ... forti verso un liberarsi dalle false idee mentali, da false aggregazioni e dal solito fastidioso attaccamento a cui il nostro EGO ci sottopone per l'intera esistenza fisica.

Secondo me è una cosa molto molto buona ... positiva.
Da qui poi si và avanti (molto meglio di prima e più con l'intelligenza Buddi aperta e in fase di espansione).

Anch'io adoro quando sono in mezzo alla natura non pensare a nulla e sentirmi un tutt'uno con essa

Ho notato che questi momenti che io chiamo "senza tempo" sono in aumento e da quando faccio meditazione...(diciamo mi rilasso)
Sono istanti molto brevi, si tratta di secondi ma sono di forte intensità


@bloom
Io vivo in campagna e appena posso scappo nei campi,boschi ..a piedi o in bicicletta ..con i miei bambini e il mio cane...

è normale Dem, credimi pure, la Sadhana inizia proprio in questo modo, con questi eventi.

fà piacere sentire che le stesse cose "le vivono finalmente anche altri.."  

il passo successivo è la rinuncia, il guardare il cielo e vedere che non c'è nemmeno il cielo ..dietro a questo palcoscenico "c'è altro".

Rinuncia e rifiuto di quanto percepito dai sensi, tatto vista olfatto, rinuncia e rifiuto dei pensieri mentali e ordini perentori del tipo "zitti tutti qua' dentro !!! mente finiscila !! ego vattene !! "

io ho fatto cosi .. ci vuole costanza ..

Forse si ricollega al fatto di non riuscire più a stare in mezzo al casino ..al chiasso , di sentire l'esigenza di ritrovare me stessa con i miei spazi a fatica ritagliati. ..io ho da tempo zittito quello che potevo zittire..ma è  venuto tutto d se..non ho forzato nulla avviene in maniera naturale..

me lo immagino ... trovando gli spazi giusti, il tempo, e avendo un carattere mite o cmq predisposto.

perché ciò che fa fondamentalmente la differenza (come conferma anche il Gotama) è che cis ono due tipi basilari:


- L'Emotivo
- Il Logico


io credo che tu sia nella seconda categoria, il Logico infatti è più predisposto a fare Zen, Meditazione e a seguire un insegnamento e un maestro.

L' Emotivo disgrazia sua (e anche mia) e anti-logico, molto più portato a fare un percorso del tutto motivato ma emotivo.
E t'assicuro che sono cosi anche in Atman, di fronte all'Eterno, molto molto agitato ..malgrado il livello massimo e la perfetta Coscienza nel massimo livello ..La Realtà Originale .. il Sé, .. quello vero e reale, non il vuoto mentale o l'essere nell'atman e basta o altre visioni da certi profeti new age che raccontano (secondo me) una valanga di mezze verità farcite per vender libri e farsi belli su youtube.. però sono mie idee.


Perché non dai un'occhiata anche qui (se già non lo hai fatto) :

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Qui trovi esattamente (non descritto nei minimi termini come io faccio) lo stesso percorso e risultato da me raggiunto, cioè il Vero Brahman o Sé Permanente.

Tra loro parlano Il Dio Govinda che aiuta Shankara ad arrivarci per semplice aiuto discorsivo (è cosa possibile .. credimi..).

Shankara è stato il più grande rinnovatore di un induismo che, al pari del cattolicesimo, nei tempi medioevali andava "rinsaldato".
Shankara è anche riconosciuto da tutto il mondo orientale come AVATARA (immagine diretta nell'umano) del Dio Shiva.
Questo per farti un sunto di chi parla in questi testi della massima importanza.

Se tu leggi i vari passaggi e li farai tuoi potresti avere vantaggio e helping.

anche se è meglio fare e dopo andare a leggere .. perché senza aver fatto non si capisce quasi nulla... ma dopo aver fatto SI CAPISCE TUTTO .. PERCHE' TUTTO CORRISPONDE !

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ovviamente i miei sono solo consigli e pareri, ognuno può decidere di arrivare in altro modo, però il risultato è questo che ti linko, e non esiste altro sopra...


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Una ulteriore ma cmq simile e uguale definizione del percorso (un po' più piena di tecnicismi del Buddha .. che èun vero tecnico della mente e dell'anima) la trovi qui :

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Anche questo corrisponde esattamente .. alla cima del viaggio sovrumano e sovramentale.

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Una unica avvertenza: mai fermarsi in qualche paradiso, nirvana o nel mondo arancione dell'Atman ... sarebbe un fermarsi sopra e fuori la mente e il suo samsara .. mah .. non è la cima, non è l'obbiettivo finale e iniziale.. non è la Realtà Ultima il mondo dello spirito vero (Atman).
Attenzione solo a queste piccole cose, perché prevedo che prima o poi, vedendoti ben decisa e propensa, prima o poi dovrai passarci e viverle .. ma non devi fermarti nemmeno a quell'altissimo livello.

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scusa se mi sono dilungato: ma è solo per te e per il tuo vantaggio, io non ho più alcun bisogno .. credimi ::

ciao

Mi leggero il secondo link
Il primo lo sto già leggendo...

Grazie a tutti per le risposte

Ricorderò sempre una bellissima giornata, io e lei, avevamo diciottanni, nei prati verdi di vigevano, i tafani ci sbranarono e dopo, ciliegina sulla torta, ho fuso il Ktm da cross, la natura delle cose a volte

Di tafani no Claudio ma zanzare sapessi, ne ho beccate una cifra

Il bosco è un posto speciale, ancestrale, sede di riti naturali pagani., il blocco temporale è un momento di fermo immagine in un luogo speciale, che si protragga dopo è dovuto alle energie in gioco.