San Valentino

In rete in questi giorni si leggono frasi del tipo:


Un mazzo  di rose rosse, una scatola di cioccolatini e la frase più banale ma sincera di sempre, t amo, e ti amerò per il resto della mia vita.
Questo il mio San Valentino  per la  mia amata, semplice e sincero.

Ma sono postate in generico, spesso dedicato alla compagna che non scrive manco su quel forum e mai lo leggerà .. anzi magari ha anche le palle girate perché il partner, questo ominide "cremato nel cervello" scrive si ma ..a chi?  

certi Cremati non farebbero prima a uscire con la donna a festeggiare al ristorante e nei locali dicendogli queste cosine de visu.
Il te voglio bene assai uno lo posta per farsi bello o per cuccare?
Si tratta di auto commiserazione o di una tecnica lapidatoria?
O è solo un auto giustificarsi banalmente mettendosi in luce senza averne una di propria?
A voi parole e idee... tanto le mie le già dette  

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PS:  
San Valentino era un innammorato? Chi ha fatto questa ricorrenza per gli innamorati di tutto il mondo?

Credo che san Valentino sia solo una festa commerciale.
Non esiste un giorno dove per forza bisogna dire ti amo o regalare cioccolatini!

Cercando in internet pare sia una figura religiosa, un vescovo torturato e decapitato a causa della sua fede. Il motivo di questa ricorrenza: su wikipedia c'è scritto che è stata instituita per sostituire  una festa pagana, tipico atteggiamento catto-cattolico per far sparire storia e filosofia antica (inclusi i templi pagani su cui tutt'oggi sono state fondate le chiese cristian-cattoliche da 1500 anni ad oggi).

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alcune spiegazioni

Il tentativo della Chiesa cattolica di cancellare un popolare rito pagano per la fertilità è all'origine della festa per gli innamorati.
Fin dal quarto secolo AC i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al Dio Luperco (Lupercus). I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna  e mescolati, un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un anno solare avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse realizzato, l'anno successivo sarebbe ricominciato di nuovo con altre coppie uomo donna.
Determinati a metter fine a questa ritualità sacra, antica ma scomoda per il monoteismo bigotto, i primi padri ecclesiatici della Chiesa con Santo Rito Romano hanno cercato un santo degli innamorati per sostituire la divinità di Luperco. Trovarono un buon candidato e capro espiatorio in Valentino vescovo, martirizzato duecento anni prima perchè sicuramente rompeva le scatole alla gente con il classico "divulga al volgo idee bigotte sul senso del peccato".  

Tra leggenda e storia
A Roma, nel 270 DC il vescovo Valentino di Interamna oggi città di Terni, amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo, Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di ritornare alla sacralità arcaica pagana.

San Valentino sdegnato rifiutò di rinunciare alla sua fede e imprudentemente tentò pure di convertire l'imperatore Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e quindi ucciso per decapitazione causa la sua insistente apologia mediatico invasiva.
La storia sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa di esecuzione, sia caduto nel peccato e nell'amore con la figlia cieca del guardiano Asterius, e che, grazie alla sua fede (o a qualcosa d'altro) avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla, ragazza che in seguito ricevette il seguente messaggio di addio firmato dal martire cristian cattolico "dal vostro Valentino".
Frase che visse lungamente sino ai nostri giorni anche dopo secoli dalla morte del suo autore.

come disse Romeo per le strade di Verona: nemmeno nell'amore c'è sincerità in questo stupido mondo, nemmeno amando e amandosi, anche in questo amore c'è falsità.