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7/25/2021, 19:17 Da Lancillotto2013
L'altra settimana stavo spiegando la Trimurti e i compiti, ei pregi e i difetti dei 3 Dei principali che sono adorati da varie religioni con nomee …
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nuova registrazione + foto..
5/24/2019, 10:29 Da kardec
salve a tutti..l'altro giorno abbiamo provato a fare una nuova registrazione,dopo che la mia compagna ha posto la domanda,si sente una voce che …
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Interferenze
8/26/2019, 13:40 Da VannaGio
Ciao a tutti, questa mattina mi è successa una cosa alquanto strana. Inizio con il dire che ho perso mia nonna circa un mese fa. Come dicevo questa …
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Assemblea sull'acqua
6/26/2019, 23:47 Da Lancillotto2013
Dopo lunga e molto dura e anche accesa assemblea sull'acqua potabile e l'acqua addolcita in condominio, da mettere sulla condotta generale, cosa …
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Ecco cosa accade poco prima e poco dopo la morte
4/23/2019, 00:28 Da Lancillotto2013
Esperienze di morte con ritorno di alcune persone.
Se la morte è una delle poche certezze della vita, uno dei misteri antropologici che da sempre …
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nuovo evp
2/19/2019, 22:54 Da kardec
salve ragazzi,dopo tanto tempo siamo riusciti ( o almeno credo ) di aver registrato un nuovo evp!
la registrazione di questo video,l'abbiamo decisa …
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MN 14: Mahâdukkhakkhandha Sutta – Il tronco del dolore (2)
3 partecipanti
Forum di Paranormale Misteri Meditazione Spiritualità Yoga e Psiche :: Le parole originali del Buddha
Pagina 1 di 1
MN 14: Mahâdukkhakkhandha Sutta – Il tronco del dolore (2)
Era qualche giorno che volevo inserire questo sutta...
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ed in particolare la spiegazione che Buddha dà sul superamento delle Brame... io la trovo "geniale"
"Allora un principe dei Sakki, Mahânâmo, si recò là dove il Sublime dimorava, lo salutò rispettosamente si sedette da una parte e parlò così: “Già da lungo tempo mi pare che la dottrina del Signore sia questa: ‘Brama, avversione ed errore sono turbamento del cuore’. Così io la conosco, ma, ciò malgrado, il mio cuore si lascia a volte influenzare da motivi di brama, di avversione e di errore. Mi chiedo, Signore, cosa in me ancora mi domina per essere così influenzato?”
“Mahânâmo, se così non fosse, tu non vorresti rimanere nella famiglia, né soddisfare alcuna brama. ‘Inappaganti sono le brame, piene di spasimo, piene di strazio: la miseria prepondera’: se il santo uditore Mahânâmo ha riconosciuto vera questa massima, con perfetta sapienza, ma non trova fuori dalle brame, fuori da ciò che è dannoso, nessuna felicità e niente di meglio, allora egli si aggira appunto sempre intorno alle brame. Ma appena il santo uditore ha riconosciuto vera, con perfetta sapienza, quella massima, e trova fuori dalle brame, fuori da ciò che è dannoso, felicità e meglio ancora, allora egli non s’aggira più intorno alle brame.
Anche io, Mahânâmo, prima del pieno risveglio, quale Bodhisatta solo al risveglio anelante, avevo riconosciuto conforme a verità, con perfetta sapienza quella massima, eppure, fuori dalle brame e dal dannoso, io non trovavo alcuna felicità e niente di meglio; fu così che mi accorsi di ciò che mi accadeva. Ma appena me ne accorsi ed ebbi riconosciuto la verità di quella massima, con perfetta sapienza, e trovai felicità fuori da ciò che è dannoso, mi accorsi che le brame non erano più un’attrattiva."
Sarà perchè mi ci ritrovo nelle parole del principe Mahanamo... ma la risposta non lascia dubbi: Quando si trova la felicità fuori da ciò che è dannoso si abbandonano le brame!
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ed in particolare la spiegazione che Buddha dà sul superamento delle Brame... io la trovo "geniale"

"Allora un principe dei Sakki, Mahânâmo, si recò là dove il Sublime dimorava, lo salutò rispettosamente si sedette da una parte e parlò così: “Già da lungo tempo mi pare che la dottrina del Signore sia questa: ‘Brama, avversione ed errore sono turbamento del cuore’. Così io la conosco, ma, ciò malgrado, il mio cuore si lascia a volte influenzare da motivi di brama, di avversione e di errore. Mi chiedo, Signore, cosa in me ancora mi domina per essere così influenzato?”
“Mahânâmo, se così non fosse, tu non vorresti rimanere nella famiglia, né soddisfare alcuna brama. ‘Inappaganti sono le brame, piene di spasimo, piene di strazio: la miseria prepondera’: se il santo uditore Mahânâmo ha riconosciuto vera questa massima, con perfetta sapienza, ma non trova fuori dalle brame, fuori da ciò che è dannoso, nessuna felicità e niente di meglio, allora egli si aggira appunto sempre intorno alle brame. Ma appena il santo uditore ha riconosciuto vera, con perfetta sapienza, quella massima, e trova fuori dalle brame, fuori da ciò che è dannoso, felicità e meglio ancora, allora egli non s’aggira più intorno alle brame.
Anche io, Mahânâmo, prima del pieno risveglio, quale Bodhisatta solo al risveglio anelante, avevo riconosciuto conforme a verità, con perfetta sapienza quella massima, eppure, fuori dalle brame e dal dannoso, io non trovavo alcuna felicità e niente di meglio; fu così che mi accorsi di ciò che mi accadeva. Ma appena me ne accorsi ed ebbi riconosciuto la verità di quella massima, con perfetta sapienza, e trovai felicità fuori da ciò che è dannoso, mi accorsi che le brame non erano più un’attrattiva."
Sarà perchè mi ci ritrovo nelle parole del principe Mahanamo... ma la risposta non lascia dubbi: Quando si trova la felicità fuori da ciò che è dannoso si abbandonano le brame!

LUMA- Perso per strada
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Data d'iscrizione : 14.01.18
Re: MN 14: Mahâdukkhakkhandha Sutta – Il tronco del dolore (2)
Si, io devo dire che, vivendo in una comunità e non in un monastero o in una grotta, sono comunque sempre "oggetto" delle brame, però queste su me non attecchiscono più, hanno un valore zero, un tempo nullo.
Il processo non è assolutamente immediato e desumo che neanche per il Buddha lo sia stato, ha avuto famiglia sino a 27 - 28 anni, sicuro lo hanno fatto sposare tra i 17 e i 20 anni, ha avuto diversi maestri per 5 anni, ne ha passate di cotte e di crude prima di riuscire a trovare se stesso, ecc. Sicuro è che per me le cose intorno, lentamente, si sono capovolte, e certi valori sono oggi una vera inezia di cui mi scrollerò trapassando nell'Unità.
Il Buddha è il più stoico e il più insegnante prolifico dei precedenti Vishnu sul ns. pianeta, grande punto di riferimento ciò non toglie che durante il percorso ognuno ha tempi e modi differenti pur restando unica e una sola la meta da centrare.
Il maggior pericolo, e qualsiasi Risvegliato effettivo può riconfermartelo, è quando si è ancora in mezzo alla strada da percorrere. Dopo la cosa diventa naturale in modo impressionante per non aggiungere "del tutto imprevista".
Il processo non è assolutamente immediato e desumo che neanche per il Buddha lo sia stato, ha avuto famiglia sino a 27 - 28 anni, sicuro lo hanno fatto sposare tra i 17 e i 20 anni, ha avuto diversi maestri per 5 anni, ne ha passate di cotte e di crude prima di riuscire a trovare se stesso, ecc. Sicuro è che per me le cose intorno, lentamente, si sono capovolte, e certi valori sono oggi una vera inezia di cui mi scrollerò trapassando nell'Unità.
Il Buddha è il più stoico e il più insegnante prolifico dei precedenti Vishnu sul ns. pianeta, grande punto di riferimento ciò non toglie che durante il percorso ognuno ha tempi e modi differenti pur restando unica e una sola la meta da centrare.
Il maggior pericolo, e qualsiasi Risvegliato effettivo può riconfermartelo, è quando si è ancora in mezzo alla strada da percorrere. Dopo la cosa diventa naturale in modo impressionante per non aggiungere "del tutto imprevista".
Eroe per Caso- Risvegliato
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Re: MN 14: Mahâdukkhakkhandha Sutta – Il tronco del dolore (2)
Prima di venire in questo Forum ho avuto una "certa comprensione" che ha fatto sparire da me molte brame... alcune sono rimaste, ma devo dire che le sento decisamente più "trasparenti" di prima (nel senso di meno solide) ...e su di me hanno sempre meno presa. Devo anche dire che mi è uscita nel frattempo qualche "paura" che non sapevo di avere
...ma probabilmente dovevo liberarmi di qualcosa per affrontare ciò che rimaneva momentaneamente sopito. Ora però mi chiedo... Quanti strati ci sono ancora? Quanto il corpo si è immerso in questa illusoria fantasia?
E' proprio come dici tu Eroe "Il maggior pericolo è quando si è ancora in mezzo alla strada da percorrere" ...perchè molti sono i venditori che vogliono portarci al loro bazar... riempiendo i nostri occhi di pietre preziose e le narici di profumi inebrianti...
Bisogna dunque tenere il radar del discernimento sempre acceso... e la macchina a raggi x funzionante... per scoprire i lupi... travestiti da agnelli... o... da qualcos'altro!
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Bisogna dunque tenere il radar del discernimento sempre acceso... e la macchina a raggi x funzionante... per scoprire i lupi... travestiti da agnelli... o... da qualcos'altro!

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LUMA- Perso per strada
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Re: MN 14: Mahâdukkhakkhandha Sutta – Il tronco del dolore (2)
Sono esattamente cosi tutte quante le cose che dici. La cosa fondamentale è poi il rilassamento e prendersi ogni sera o quando si riesce il tempo per chiudersi e allontanarsi in un luogo dove nessuno possa disturbare e là non dormire ma restare cosciente e rilassato pensando mi stacco dal contatto col corpo, mi stacco dal contatto con la mente, poi guardare negli occhi chiusi, questo per lungo tempo, non bastano 10 minuti, ci vogliono ore e ore di prove. E' dopo che si è riusciti che si arriva a 2 minuti e sei l'Uno e non sei più tu ma questo richiede una grande perseveranza e non succede alle prime riuscite.LUMA ha scritto:Prima di venire in questo Forum ho avuto una "certa comprensione" che ha fatto sparire da me molte brame... alcune sono rimaste, ma devo dire che le sento decisamente più "trasparenti" di prima (nel senso di meno solide) ...e su di me hanno sempre meno presa. Devo anche dire che mi è uscita nel frattempo qualche "paura" che non sapevo di avere...ma probabilmente dovevo liberarmi di qualcosa per affrontare ciò che rimaneva momentaneamente sopito. Ora però mi chiedo... Quanti strati ci sono ancora? Quanto il corpo si è immerso in questa illusoria fantasia?
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E' proprio come dici tu Eroe "Il maggior pericolo è quando si è ancora in mezzo alla strada da percorrere" ...perchè molti sono i venditori che vogliono portarci al loro bazar... riempiendo i nostri occhi di pietre preziose e le narici di profumi inebrianti...
Bisogna dunque tenere il radar del discernimento sempre acceso... e la macchina a raggi x funzionante... per scoprire i lupi... travestiti da agnelli... o... da qualcos'altro!
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Per questi motivi la perseveranza, la lettura, la concentrazione e la calma ideale verranno col tempo, con l'insistenza e con una grande dedizione a sè stessi e non più rivolta agli altri e agli oggetti circostanti. Anzi, la filosofia indiana parla poprio di oggetti riferendosi anche alle persone, una cosa che farebbe inorridire il religioso come il filosofo mediorientale od occidentale, però è proprio cosi, siamo dentro a degli oggetti, questo corpo è una scatola e conviviamo massacrati da una mente che è il frutto, il sogno e l'incubo dei ns. desideri identitari.
In verità però non v'è nessuna identità concreta, si appaiono tante identità, ma quelle vera e unica per tutti è Una Sola, ed è sola in eterno ..ma non soffre la solitudine


Gli induisti e le sacre scritture antiche parlavano come se l'uomo incarnato trascurasse il Sè dandogli l'importanza di niente, di un substrato sub-emotivo inconsistente e quasi irreale.
La verità invece, quando uno si Risveglia nell'Uno e lo diventa in Primis è che dopo non riesce più a considerare, al contrario dell'Homo Erectus

Questa completezza si raggiunge con dolore e sofferenza anche ma meglio è raggiungerla e ricongiungersi con il Sè Stessi con l'impegno secondo mio parere.
La sofferenza se vi è esiste nel superare le esigenze e i bisogni del falso Noi Stessi: quel fantasma egoista che si chiama Mara e che vuole distrarci e tenerci in catene qui dentro, nel mondo fantasmatico in cui corriamo avanti e indietro proprio da fantasmi di noi stessi.
La mente complessa che abbiamo deve essere messa in un angolino perchè essa distrugge ogni validità, ogni due per tre dubita e ridiscute, complica e ci complica, complicandoci la vita.Più si è semplici, staccati dagli altri e da esigenze superflue, più si sarà felici con sè stessi, questa è la prima riuscita, da qui si procederà con finezza e sempre maggiore destrezza, più sicuri e più convinti.
Non ci si deve abbattere se ci sono pause ed errori, l'importante è non retrocedere e avanzare gradino per gradino, insistenti e volenterosi.
Una mente acculturata da falsi profeti e da mezzi maestri che spesso seguono riti sessuali se non riti di magia nera io difficilmente potrò consigliarla, ma una mente intelligente e salda, semplice e ricettiva, quella si si può consigliare, ha meno muri da abbattere, ha meno ostacoli, la via gli riuscirà più semplice e percorribile.
Come hai visto il forum è adocchiato da molti, io ne vedo le sorgenti, molti di questi sono un pò interessati, altri invece sono solo interessati ad accalappiare i fessi e inserirli a pagamento e o .. altro (immagino) nelle loro Sette maledette, nei loro Gruppi di Preghiera (se, preghiera..eccome).Loro non sanno, poveretti, che qui trovano esperti, che scherzando e ridendo, hanno risolto l'obbiettivo più alto che un essere senziente deve raggiungere per non sprecare l'ennesima sua rinascita nel mondo fantastico a fumetti (il Samsara).E cosi fanno riti, parlano di grandi energie e grandi esperienze correlate a grandissimi e inespugnabili misteri, grandi maestri (?), grandi fenomeni, chacka aperti (o qualcos'altro

La verità invece è semplice semplice, alle loro menti cosi contorte e murate è negato l'accesso, perchè il Sè è Uomo-Madre semplice semplice eppure potentissimo e insuperabile, insuperabile perchè altrimenti non sarebbe detto Essere l'Immortale.
Sciolti, liberi e semplici sono doti che fanno evolvere, razionali e troppo murati o attaccati a energie, maestri, spettacoli e danze e mossette sono doti negative autobloccanti un ricercatore del vero senza compromessi.
_________________
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
Lancillotto2013- Guru
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