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4/23/2019, 00:28 Da Lancillotto2013
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Se la morte è una delle poche certezze della vita, uno dei misteri antropologici che da sempre …
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Strani eventi
7/25/2021, 19:17 Da Lancillotto2013
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nuova registrazione + foto..
5/24/2019, 10:29 Da kardec
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Interferenze
8/26/2019, 13:40 Da VannaGio
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Assemblea sull'acqua
6/26/2019, 23:47 Da Lancillotto2013
Dopo lunga e molto dura e anche accesa assemblea sull'acqua potabile e l'acqua addolcita in condominio, da mettere sulla condotta generale, cosa …
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nuovo evp
2/19/2019, 22:54 Da kardec
salve ragazzi,dopo tanto tempo siamo riusciti ( o almeno credo ) di aver registrato un nuovo evp!
la registrazione di questo video,l'abbiamo decisa …
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Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
4 partecipanti
Forum di Paranormale Misteri Meditazione Spiritualità Yoga e Psiche :: Le parole originali del Buddha
Pagina 1 di 1
Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Mi sembra di avere capito abbastanza la prima parte... ma le ultime due sono per me oscure... se qualcuno volesse cimentarsi... inserisco di seguito il pezzo...
Sette tipi di Coscienza
Ananda, ci sono questi sette tipi di coscienza e due sfere. Quali sette?
Ci sono esseri con diversità del corpo e diversità di percezione, come gli esseri umani, i deva, e gli esseri nei reami più bassi. Questo è il primo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con diversità di corpo e singolarità di percezione, come i deva degli osti di Brahma generati entro il primo [jhana] e gli esseri nei quattro reami della privazione. Questo è il secondo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con singolarità di corpo e diversità di percezione, come i Deva Raggianti. Questo è il terzo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con singolarità di corpo e singolarità di percezione, come i Deva del Meraviglioso Lustro. Questo è il quarto tipo di coscienza.
Ci sono esseri con la completa trascendenza delle percezioni di [fisico] forma, con la scomparsa delle percezioni di resistenza e privi delle percezioni della diversità, pensando ‘spazio Infinito’, arrivano alla dimensione dell’infinità dello spazio. Questo è il quinto tipo di coscienza.
Ci sono esseri che, con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità dello spazio, pensando ‘coscienza Infinita’, arrivano alla dimensione dell’infinità di coscienza. Questo è il sesto tipo di coscienza.
Ci sono esseri che, con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità di coscienza, pensando ‘non vi è nulla’, arrivano alla dimensione della vacuità. Questo è il settimo tipo di coscienza.
La dimensione degli esseri privi di percezione e la dimensione di “né percezione né non-percezione”. [Queste sono le due sfere.]
Ora, per il primo tipo di coscienza — gli esseri con diversità di corpo e diversità di percezione, come gli esseri umani, i deva, e gli esseri nei reami più bassi – se si discerne il tipo di coscienza, si discerne la sua origine, il suo cessare, le sue seduzioni, i suoi pericoli, il distacco da esso, sarebbe corretto dire si riceve piacere? ”
“No, signore.”
(Similmente con ognuna dei tipi rimanenti di coscienza e delle due sfere)
Ananda, conoscendo — come realmente sono— l’origine, il morire, le seduzioni, gli inconvenienti —e il distacco — questi sette tipi di coscienza e le due sfere, si è liberi perchè si è privi di attaccamento, si è liberi tramite la perfetta conoscenza.
Otto Liberazioni
Ananda, ci sono queste otto liberazioni. Quali otto?
Posseduto dalla forma, si vedono le forme. Questa è la prima liberazione.
Privo di percezione per la forma si vedono le forme interiori ed esteriori . Questa è la seconda liberazione.
Si è solamente attratti dal bello. Questa è la terza liberazione.
Con la completa trascendenza delle percezioni della forma, con la scomparsa delle percezioni di resistenza e privi delle percezioni della diversità, pensando ‘spazio Infinito’, si entra e si dimora nella dimensione dell’infinità dello spazio. Questa è la quarta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità dello spazio, pensando ‘coscienza Infinita’, si entra e si dimora nella dimensione dell’infinità di coscienza. Questa è la quinta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità di coscienza, pensando ‘non vi è nulla’, si entra e si dimora nella dimensione della vacuità. Questa è la sesta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione della vacuità, si entra e si dimora nella dimensione della “né percezione né non percezione”. Questa è la settima liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione della “né percezione né non percezione”, si entra e si dimora nella cessazione della percezione e della sensazione. Questa è l’ottava liberazione.
Ora, quando un monaco raggiunge queste otto liberazioni in ordine diretto, in ordine inverso, in ordine diretto ed inverso, quando le raggiunge ed emerge da loro ogni volta che vuole, come vuole e finché vuole, quando attraverso la fine degli influssi impuri mentali, entra e dimora libero dagli influssi impuri, consapevole e con discernimento, dopo aver conosciuto direttamente e personalmente nel Qui ed Ora, si dice che sia un monaco completamente libero. E un’altra liberazione completa, più alta o più sublime di questa, non c’è.”
Queste parole disse il Sublime. Gratificato, il Ven. Ananda si dilettò con le parole del Sublime.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Sette tipi di Coscienza
Ananda, ci sono questi sette tipi di coscienza e due sfere. Quali sette?
Ci sono esseri con diversità del corpo e diversità di percezione, come gli esseri umani, i deva, e gli esseri nei reami più bassi. Questo è il primo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con diversità di corpo e singolarità di percezione, come i deva degli osti di Brahma generati entro il primo [jhana] e gli esseri nei quattro reami della privazione. Questo è il secondo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con singolarità di corpo e diversità di percezione, come i Deva Raggianti. Questo è il terzo tipo di coscienza.
Ci sono esseri con singolarità di corpo e singolarità di percezione, come i Deva del Meraviglioso Lustro. Questo è il quarto tipo di coscienza.
Ci sono esseri con la completa trascendenza delle percezioni di [fisico] forma, con la scomparsa delle percezioni di resistenza e privi delle percezioni della diversità, pensando ‘spazio Infinito’, arrivano alla dimensione dell’infinità dello spazio. Questo è il quinto tipo di coscienza.
Ci sono esseri che, con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità dello spazio, pensando ‘coscienza Infinita’, arrivano alla dimensione dell’infinità di coscienza. Questo è il sesto tipo di coscienza.
Ci sono esseri che, con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità di coscienza, pensando ‘non vi è nulla’, arrivano alla dimensione della vacuità. Questo è il settimo tipo di coscienza.
La dimensione degli esseri privi di percezione e la dimensione di “né percezione né non-percezione”. [Queste sono le due sfere.]
Ora, per il primo tipo di coscienza — gli esseri con diversità di corpo e diversità di percezione, come gli esseri umani, i deva, e gli esseri nei reami più bassi – se si discerne il tipo di coscienza, si discerne la sua origine, il suo cessare, le sue seduzioni, i suoi pericoli, il distacco da esso, sarebbe corretto dire si riceve piacere? ”
“No, signore.”
(Similmente con ognuna dei tipi rimanenti di coscienza e delle due sfere)
Ananda, conoscendo — come realmente sono— l’origine, il morire, le seduzioni, gli inconvenienti —e il distacco — questi sette tipi di coscienza e le due sfere, si è liberi perchè si è privi di attaccamento, si è liberi tramite la perfetta conoscenza.
Otto Liberazioni
Ananda, ci sono queste otto liberazioni. Quali otto?
Posseduto dalla forma, si vedono le forme. Questa è la prima liberazione.
Privo di percezione per la forma si vedono le forme interiori ed esteriori . Questa è la seconda liberazione.
Si è solamente attratti dal bello. Questa è la terza liberazione.
Con la completa trascendenza delle percezioni della forma, con la scomparsa delle percezioni di resistenza e privi delle percezioni della diversità, pensando ‘spazio Infinito’, si entra e si dimora nella dimensione dell’infinità dello spazio. Questa è la quarta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità dello spazio, pensando ‘coscienza Infinita’, si entra e si dimora nella dimensione dell’infinità di coscienza. Questa è la quinta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione dell’infinità di coscienza, pensando ‘non vi è nulla’, si entra e si dimora nella dimensione della vacuità. Questa è la sesta liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione della vacuità, si entra e si dimora nella dimensione della “né percezione né non percezione”. Questa è la settima liberazione.
Con la completa trascendenza della dimensione della “né percezione né non percezione”, si entra e si dimora nella cessazione della percezione e della sensazione. Questa è l’ottava liberazione.
Ora, quando un monaco raggiunge queste otto liberazioni in ordine diretto, in ordine inverso, in ordine diretto ed inverso, quando le raggiunge ed emerge da loro ogni volta che vuole, come vuole e finché vuole, quando attraverso la fine degli influssi impuri mentali, entra e dimora libero dagli influssi impuri, consapevole e con discernimento, dopo aver conosciuto direttamente e personalmente nel Qui ed Ora, si dice che sia un monaco completamente libero. E un’altra liberazione completa, più alta o più sublime di questa, non c’è.”
Queste parole disse il Sublime. Gratificato, il Ven. Ananda si dilettò con le parole del Sublime.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
LUMA- Perso per strada
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Reputazione : 817
Data d'iscrizione : 14.01.18
Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Prima considera che certe frasette ad effetto Para-Psicho del tipo nel Qui ed Ora .. ( E CHE VOR DI' ? Niente ! )
Sono haimè le solite traduzioni in italicum un po' ad Cazzum di Enzo.
Un po' come la sua personal itagliana Translation di "L'acclamato Uno sulla Terra" (traduzione esatta dal pali all'inglese e in inglese) in un termine vago-cattolicante quale
IL SUBLIME ????
Che sinceramente ancora oggi è termine cosi vago oltre che sbagliato come traduzione del TESTO ORIGINALE DI 2500 ANNI FA' …
E sono anni che stò aspettando che mi risponda, dato che a Buddha Gotama non gliene frega, ma a me si, e solo per una questione di stortura vaticanense che vuole stortare le verità di fatto che al clero non appartengono e che sovrastano ogni concetto umano e religioso ..di comodo.
Le versioni originali in Inglese sono le migliori (non che non abbiano errori ma almeno non hanno gli Orrori Alfanici che, in ogni caso, anche Lui ha fatto un Grande Lavoro, niente da dire). [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Detto questo dovresti fare una domanda più precisa. Perché presumo tu voglia intendere gli stadi superiori oltre ogni tipo di coscienza? Se ne vuoi provare un'idea (pratica) il mio consiglio pratico è:
Nuota per un po, indisturbato, in una piscina dove ci sia luce soffusa e debole, sarai in un acqua azzurra, libera la mente, non pensare e nuota (senza sforzare), ti troverai nel vuoto mentale, e sorge un qualcosa che è ESSERE e non più personalità, pensiero e .. nemmeno coscienza di un qualcosa di qualcuno e di chi sei o di dove sei e di chi siano gli altri (i Molti).
Riempi una vasca, un lavello e mettiti con la faccia in acqua, tieni il respiro e allenati a tenerlo sino a quando non farai sforzo, libera la mente, chiudi e poi apri gli occhi, libera corpo e mente, rilassati e fai durare questa non percezioni usuale.
Ecco che ci si ritrova, anche per pochi istanti, e benché nella materia grezza, liberi momentaneamente dai pesi e dai veli che oscurano.
E' una cosa semplice, però aiutano a capire che cosa si intenda dal Liberarsi.
Nella meditazione yogica trascendentale invece la cosa dura anche ..diverse ore, e quel piccolo attimo si espande.
Se poi lo si espande ancora durerà giorni.
Poi .. o ci ferma .. o si scappa via da qui e più non si ritornerà (mai più)
Se ho capito male spiega meglio.
Devi considerare che il vero Yoga e la vera meditazione sono utili per perdere tutte le cose, non per riempirci di altre cose, questo è almeno lo scopo finale, e anche le parole del Gotama devono essere si prese alla lettera ma non durante il tempo di concentrazione yogica. Un esempio per chiarire è l'errore di concentrarsi troppo sul respiro, se è lento o se è corto, è un errore che porterà via del tempo, si deve fare e poi lasciare andare, e svuotarsi di ogni peso e pensiero, di ogni sistema mentale, anche il più fine.
Sono haimè le solite traduzioni in italicum un po' ad Cazzum di Enzo.
Un po' come la sua personal itagliana Translation di "L'acclamato Uno sulla Terra" (traduzione esatta dal pali all'inglese e in inglese) in un termine vago-cattolicante quale
IL SUBLIME ????
Che sinceramente ancora oggi è termine cosi vago oltre che sbagliato come traduzione del TESTO ORIGINALE DI 2500 ANNI FA' …
E sono anni che stò aspettando che mi risponda, dato che a Buddha Gotama non gliene frega, ma a me si, e solo per una questione di stortura vaticanense che vuole stortare le verità di fatto che al clero non appartengono e che sovrastano ogni concetto umano e religioso ..di comodo.
Le versioni originali in Inglese sono le migliori (non che non abbiano errori ma almeno non hanno gli Orrori Alfanici che, in ogni caso, anche Lui ha fatto un Grande Lavoro, niente da dire). [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Detto questo dovresti fare una domanda più precisa. Perché presumo tu voglia intendere gli stadi superiori oltre ogni tipo di coscienza? Se ne vuoi provare un'idea (pratica) il mio consiglio pratico è:
Nuota per un po, indisturbato, in una piscina dove ci sia luce soffusa e debole, sarai in un acqua azzurra, libera la mente, non pensare e nuota (senza sforzare), ti troverai nel vuoto mentale, e sorge un qualcosa che è ESSERE e non più personalità, pensiero e .. nemmeno coscienza di un qualcosa di qualcuno e di chi sei o di dove sei e di chi siano gli altri (i Molti).
Riempi una vasca, un lavello e mettiti con la faccia in acqua, tieni il respiro e allenati a tenerlo sino a quando non farai sforzo, libera la mente, chiudi e poi apri gli occhi, libera corpo e mente, rilassati e fai durare questa non percezioni usuale.
Ecco che ci si ritrova, anche per pochi istanti, e benché nella materia grezza, liberi momentaneamente dai pesi e dai veli che oscurano.
E' una cosa semplice, però aiutano a capire che cosa si intenda dal Liberarsi.
Nella meditazione yogica trascendentale invece la cosa dura anche ..diverse ore, e quel piccolo attimo si espande.
Se poi lo si espande ancora durerà giorni.
Poi .. o ci ferma .. o si scappa via da qui e più non si ritornerà (mai più)
Se ho capito male spiega meglio.
Devi considerare che il vero Yoga e la vera meditazione sono utili per perdere tutte le cose, non per riempirci di altre cose, questo è almeno lo scopo finale, e anche le parole del Gotama devono essere si prese alla lettera ma non durante il tempo di concentrazione yogica. Un esempio per chiarire è l'errore di concentrarsi troppo sul respiro, se è lento o se è corto, è un errore che porterà via del tempo, si deve fare e poi lasciare andare, e svuotarsi di ogni peso e pensiero, di ogni sistema mentale, anche il più fine.
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
La tua risposta è molto chiara e Rispecchia quello che sto tentano di fare da un po’ ...ma non mi è facile... leggo le parole di Gotama e poi medito... ma non sempre c’è comprensione totale di ciò che è stato scritto... mi consigli di andare avanti? Leggere anche se non è tutto chiaro?
Credo in effetti, che la cosa più importante sia “provare su sé stessi” le verità ...insomma sperimentare più che diventare eruditi...
Il grosso cambiamento percepito in questo periodo nel mio modo di vedere le cose é questo: mentre prima cercavo un percorso spirituale che portasse cose positive nella mia vita (che per natura invece portano il loro opposto), ora cerco solo ciò che è Vero! ...e questo lo sento come un grande cambiamento
A contatto con certe verità nulla può più essere come prima
Credo in effetti, che la cosa più importante sia “provare su sé stessi” le verità ...insomma sperimentare più che diventare eruditi...
Il grosso cambiamento percepito in questo periodo nel mio modo di vedere le cose é questo: mentre prima cercavo un percorso spirituale che portasse cose positive nella mia vita (che per natura invece portano il loro opposto), ora cerco solo ciò che è Vero! ...e questo lo sento come un grande cambiamento
A contatto con certe verità nulla può più essere come prima
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Io dico che se una cosa non la capisco, la devo capire, e allora scavo sin che quel paragrafo non l'ho ben capito e sviscerato.
Quante volte si legge un libro e si prende la parte del soggetto positivo e buono, sino a immedesimarsi? e questo è un passo (solo che l'Autore ti garantisco che è ben vivo, alto 2 metri, e ben diverso da tanti disegnini stupidi che lo raffigurano).
Un altro buon passo è "questa frase cosi cosà …" oppure "questo luogo e questi nomi ..", e allora via di Google search a cercare, vai in wikipedia (trascurando i loro limitati commenti "psicho - catto - cattolicanti") e approfondisci l'argomento.
Vai su google india e cerchi in lingua inglese
Vai su google en inglese e vedi che è scritta più dettagliata (al limite traduci con il Translate oppure usi Firefox aggiuingendo al browser GOOGLE TRANSLATOR FOR FIREFOX .. e con un semplice tastino rosso traduci di tutto e di più, ovviamente nei limiti di Google..).
Avrò cercato migliaia di parole per capire "in modo sufficiente" ogni discorso letto.
Infatti ci ho mesi a leggere 100 capitoli.
E' importante riflettere su cosa si legge, ma riflettersi dentro a ciò che leggi.
Non essendo un libro, ne un giornale, ne una storia di un vangelo piuttosto che di Sandokan all'attacco .. pian piano si scopre che le ripetizioni e i discorsi "sono un vero e proprio sentiero, un percorso mentale e sovramentale insieme".
Io sono arrivato al punto che aprivo un capitolo a caso e là trovavo ciò che cercavo la sera prima.
Oppure (col tempo) leggevo-capivo-approfondivo parole e letture in un solo istante mentale.
Come se un segnale elettrico non avesse una partenza, un viaggio, un punto di arrivo ma tutti e 3 insieme nello stesso momento.
Ma però non mi sono fermato qui, ho letto di tutto e di più collegando luoghi, personaggi, nomi, storie, casi religiosi, ecc. in modo istintivo ma preciso.
Facendo ricerche mie su fatti storici, cataclismi e come traducevano e miscelavano le religioni i popoli occidentali, mediorientali e orientali.
Ma non per diletto ma perché la cosa, oltre ad avermi stupito mi aveva preso, e ancora adesso la sento giusta .. vedendo poi anche i risvolti pratici con l'atman, con il Narajana e con il Buddha-Vishnu stesso.
Non mi ritengo però assolutamente un precisetto, anche se mi son beccato persino quello "il merito è tuo, è tutto tuo, merito di quel tuo voler sapere anche il dettaglio" .. e lo diceva muovendo le mani come uno che liscia una mela per volerla aprire …
Ognuno poi ha le sue qualità o meno. io inizio lento e sono lento, ma presa la marcia, se sono deciso, vado come un treno.
E questo me lo dicono tutti quelli che mi conoscono bene.
Bisogna prenderla come una faccenda "molto seria" ma la tempo stesso alzarsi al mattino e prendere tutto il resto "come una inezia, cose da poco, che però uno deve fare perché è dentro a una scatola cranica e a un corpo dalle mille puzze, infilato in una realtà scocciante, falsa, retrograda e davvero in preda alla follia più scatenata".
Bisogna prendere il Buddha (e anche quanto detto da shankara nel grande gioiello) come teorie di una forte pratica, come un bel percorso "da percorrere senza dubbi e tremolio", decisi a raggiungere il Vero Se Stessi, che è il Sé Stessi Unico e Univoco di tutti quanti "i Molti Esseri vaganti e svaghevoli".
Shankara parlando col Dio Govinda ci dà la Pratica, nuda e cruda, ma utilissima.
Il Buddha 9° Vishnu ex Gotama ci dà la strategia, la teoria, l'insegnamento preciso e tutte le armi da affinare in un percorso che và dal mentale sino al sovramentale e oltre ancora.
Dattatreya ci dà l'idea di cosa pensi e di come stia e cosa faccia e come ragioni Uno che ha raggiunto l'Uno e indietro non torna manco se gli cantano le Odi 7 miliardi di "esseri vaghi e virtuali".
Il vostro problema quindi è uno solo: ho paura? ho paura di morire? ho paura di cosa mi aspetta? sarò capace? ci vuole una tecnica? io sono incostante e lascio perdere.
Invece vi serve mettere in cima alla lista della spesa : O Brahman assoluto o niente, o verità assoluta o niente.
Perché il resto, confermo, è veramente fuffa, un nulla, un sogno che appare, un sogno dove un maestro dotato di capacità telepatiche notevoli potrebbe sollevare monti e svuotare mari con un dito. Ecco quanto possono valere i famosi "miracoli" o determinati fatti parapsicologici straordinari, a volte casuali, spesso poco spiegabili.
Quindi serve molta decisionalità, non bisogna essere tiepidi ma neppure arroganti, non serve la falsa modestia ma una certa modestia del tipo "beh io non sono un monaco, non vivo da asceta, sarà molto difficile che riesca: ci vuole tutta !!".
E al tempo stesso ci vuole resistenza, costanza, insistenza e affidarsi alla parole del Gotama, perché quel Signore ascolta chi legge col cuore e non chi legge con la mente.
Quindi col Cuore intendo Animo e Volontà, Decisionalità e voglia di comprendere.
Da li nasce il Fare come naturale conseguenza.
Ci saranno senz'altro cadute e entità mentali in opposizione.
Ma chi è deciso non sarà possibile fermarlo.
Il detto Volere è Potere è cosa reale.
E tornare nel mondo originario da cui si esce, rientrando DAVVERO IN SE' STESSI è la cosa più giusta che un individuo possa scegliere di fare, anteponendola ai suoi problemi del quotidiano (virtuale).
Io sono il Brahman, ben lo posso affermare.
Sono proprio Quello e fatto cosi dentro Sono, e non in un altro modo.
Distruggendo i fardelli e distruggendo le maschere mi sono riscoperto.
Togliendo ogni copertura sono rimasto nudo e crudo e onnipotente nel mondo Blù.
Senza necessità e bisogni, senza ne mente ne corpo, eppure là respiro aria SANA.
E cosa migliore non c'è stata.
Ricordate le mie parole (anche quando sarete in altri luoghi) vi serviranno a non farvi prendere o ingannare in "mezze soluzioni e mezzi paradisi"..
Quante volte si legge un libro e si prende la parte del soggetto positivo e buono, sino a immedesimarsi? e questo è un passo (solo che l'Autore ti garantisco che è ben vivo, alto 2 metri, e ben diverso da tanti disegnini stupidi che lo raffigurano).
Un altro buon passo è "questa frase cosi cosà …" oppure "questo luogo e questi nomi ..", e allora via di Google search a cercare, vai in wikipedia (trascurando i loro limitati commenti "psicho - catto - cattolicanti") e approfondisci l'argomento.
Vai su google india e cerchi in lingua inglese
Vai su google en inglese e vedi che è scritta più dettagliata (al limite traduci con il Translate oppure usi Firefox aggiuingendo al browser GOOGLE TRANSLATOR FOR FIREFOX .. e con un semplice tastino rosso traduci di tutto e di più, ovviamente nei limiti di Google..).
Avrò cercato migliaia di parole per capire "in modo sufficiente" ogni discorso letto.
Infatti ci ho mesi a leggere 100 capitoli.
E' importante riflettere su cosa si legge, ma riflettersi dentro a ciò che leggi.
Non essendo un libro, ne un giornale, ne una storia di un vangelo piuttosto che di Sandokan all'attacco .. pian piano si scopre che le ripetizioni e i discorsi "sono un vero e proprio sentiero, un percorso mentale e sovramentale insieme".
Io sono arrivato al punto che aprivo un capitolo a caso e là trovavo ciò che cercavo la sera prima.
Oppure (col tempo) leggevo-capivo-approfondivo parole e letture in un solo istante mentale.
Come se un segnale elettrico non avesse una partenza, un viaggio, un punto di arrivo ma tutti e 3 insieme nello stesso momento.
Ma però non mi sono fermato qui, ho letto di tutto e di più collegando luoghi, personaggi, nomi, storie, casi religiosi, ecc. in modo istintivo ma preciso.
Facendo ricerche mie su fatti storici, cataclismi e come traducevano e miscelavano le religioni i popoli occidentali, mediorientali e orientali.
Ma non per diletto ma perché la cosa, oltre ad avermi stupito mi aveva preso, e ancora adesso la sento giusta .. vedendo poi anche i risvolti pratici con l'atman, con il Narajana e con il Buddha-Vishnu stesso.
Non mi ritengo però assolutamente un precisetto, anche se mi son beccato persino quello "il merito è tuo, è tutto tuo, merito di quel tuo voler sapere anche il dettaglio" .. e lo diceva muovendo le mani come uno che liscia una mela per volerla aprire …
Ognuno poi ha le sue qualità o meno. io inizio lento e sono lento, ma presa la marcia, se sono deciso, vado come un treno.
E questo me lo dicono tutti quelli che mi conoscono bene.
Bisogna prenderla come una faccenda "molto seria" ma la tempo stesso alzarsi al mattino e prendere tutto il resto "come una inezia, cose da poco, che però uno deve fare perché è dentro a una scatola cranica e a un corpo dalle mille puzze, infilato in una realtà scocciante, falsa, retrograda e davvero in preda alla follia più scatenata".
Bisogna prendere il Buddha (e anche quanto detto da shankara nel grande gioiello) come teorie di una forte pratica, come un bel percorso "da percorrere senza dubbi e tremolio", decisi a raggiungere il Vero Se Stessi, che è il Sé Stessi Unico e Univoco di tutti quanti "i Molti Esseri vaganti e svaghevoli".
Shankara parlando col Dio Govinda ci dà la Pratica, nuda e cruda, ma utilissima.
Il Buddha 9° Vishnu ex Gotama ci dà la strategia, la teoria, l'insegnamento preciso e tutte le armi da affinare in un percorso che và dal mentale sino al sovramentale e oltre ancora.
Dattatreya ci dà l'idea di cosa pensi e di come stia e cosa faccia e come ragioni Uno che ha raggiunto l'Uno e indietro non torna manco se gli cantano le Odi 7 miliardi di "esseri vaghi e virtuali".
Il vostro problema quindi è uno solo: ho paura? ho paura di morire? ho paura di cosa mi aspetta? sarò capace? ci vuole una tecnica? io sono incostante e lascio perdere.
Invece vi serve mettere in cima alla lista della spesa : O Brahman assoluto o niente, o verità assoluta o niente.
Perché il resto, confermo, è veramente fuffa, un nulla, un sogno che appare, un sogno dove un maestro dotato di capacità telepatiche notevoli potrebbe sollevare monti e svuotare mari con un dito. Ecco quanto possono valere i famosi "miracoli" o determinati fatti parapsicologici straordinari, a volte casuali, spesso poco spiegabili.
Quindi serve molta decisionalità, non bisogna essere tiepidi ma neppure arroganti, non serve la falsa modestia ma una certa modestia del tipo "beh io non sono un monaco, non vivo da asceta, sarà molto difficile che riesca: ci vuole tutta !!".
E al tempo stesso ci vuole resistenza, costanza, insistenza e affidarsi alla parole del Gotama, perché quel Signore ascolta chi legge col cuore e non chi legge con la mente.
Quindi col Cuore intendo Animo e Volontà, Decisionalità e voglia di comprendere.
Da li nasce il Fare come naturale conseguenza.
Ci saranno senz'altro cadute e entità mentali in opposizione.
Ma chi è deciso non sarà possibile fermarlo.
Il detto Volere è Potere è cosa reale.
E tornare nel mondo originario da cui si esce, rientrando DAVVERO IN SE' STESSI è la cosa più giusta che un individuo possa scegliere di fare, anteponendola ai suoi problemi del quotidiano (virtuale).
Io sono il Brahman, ben lo posso affermare.
Sono proprio Quello e fatto cosi dentro Sono, e non in un altro modo.
Distruggendo i fardelli e distruggendo le maschere mi sono riscoperto.
Togliendo ogni copertura sono rimasto nudo e crudo e onnipotente nel mondo Blù.
Senza necessità e bisogni, senza ne mente ne corpo, eppure là respiro aria SANA.
E cosa migliore non c'è stata.
Ricordate le mie parole (anche quando sarete in altri luoghi) vi serviranno a non farvi prendere o ingannare in "mezze soluzioni e mezzi paradisi"..
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
Lancillotto2013- Guru
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Quello che dici mi è chiaro... Non facile proseguire retti, senza alcuna distrazione, per la Via... Certo, queste parole aiutano a "raddrizzare" la rotta... E ricevo... più di quel che chiedo. Grazie
LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Noi non siamo monaci eppure c'è un monaco che ci agita dentro.
Si chiama Atman ed è il Signor Coscienza infinita.
Io non ho fatto voti, non appartengo a niente a a nessuno, se non a Me Stesso intendendo il reale sovrumano se stessi ma credo sia giusto bloccare i sensi, per un periodo utile ad avere i primi progressi.
Contrariamente dissipiamo energie verso altre direzioni, che sono direzioni più basse, distolgono dall'obbiettivo.
Però ripeto, nessuno ha fatto voto di castità, digiuno, mangiare meno e solo in certi orari perché lo diceva Gautama.
Ognuno di noi deve sapere da sé, dentro di sé, come migliorare il personale suo comportamento, capendo che se si dà un limite a invidia, gelosia, odio, rabbia, sesso, cibo, bevande e sostanze inebrianti e divertimenti, si otterranno inevitabili vantaggi dall'altra parte, dalla parte delle ricerca che si stà mettendo in azione e si percorre.
Non possiamo pretendere di raggiungere mete se ci perdiamo nei sentimentalismi e non domiamo i ns. atavici istinti.
Barcollare tra il bene e il male ci farà perdere molto tempo verso il Giusto.
Bene e male sono due facce di una stessa moneta inconsistente, un perdita di vista, come vedersi sfuocare l'obbiettivo mentre si prende la mira con un'arma.
Dove mireremo se saremo confusi? Chi colpiremo con la mira annebbiata da mille pensieri ostruttivi?
La mente và svuotata da tutti questi pesi ingombranti.
A noi e solo a noi spetta tale doveroso atteggiamento.
Si chiama Atman ed è il Signor Coscienza infinita.
Io non ho fatto voti, non appartengo a niente a a nessuno, se non a Me Stesso intendendo il reale sovrumano se stessi ma credo sia giusto bloccare i sensi, per un periodo utile ad avere i primi progressi.
Contrariamente dissipiamo energie verso altre direzioni, che sono direzioni più basse, distolgono dall'obbiettivo.
Però ripeto, nessuno ha fatto voto di castità, digiuno, mangiare meno e solo in certi orari perché lo diceva Gautama.
Ognuno di noi deve sapere da sé, dentro di sé, come migliorare il personale suo comportamento, capendo che se si dà un limite a invidia, gelosia, odio, rabbia, sesso, cibo, bevande e sostanze inebrianti e divertimenti, si otterranno inevitabili vantaggi dall'altra parte, dalla parte delle ricerca che si stà mettendo in azione e si percorre.
Non possiamo pretendere di raggiungere mete se ci perdiamo nei sentimentalismi e non domiamo i ns. atavici istinti.
Barcollare tra il bene e il male ci farà perdere molto tempo verso il Giusto.
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Eroe per Caso- Risvegliato
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Non facile, per me, no... Le cose che "chiede" Gotama sono tante e di solito impegnative... Le visualizzo una per una... Comprendo in me quanto ancora mi manca per liberarmi da ciascun "influsso negativo"... poi faccio qualcosa per migliorare. Per ora la grande scoperta é stata la "direzione" chiara ed evidente che va presa: Guardare all'UNO senza distrazioni... Insomma... levare... li prosciutti dagli occhi!
LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Nella tradizione antica indiana quando un saggio voleva raggiungere una divinità e catapultarsi ( ) nelle realtà superiori si metteva a fare per un certo tempo una serie di sacrifici personali.
E cosi gli si aprivano le porte (oppure se nessuno le apre ..passava dalle finestre).
Buddha non ha bisogno di chiedere nulla a nessuno, te lo garantisco, lui esce da Vishnu Supremo, ed è il 9° avatara di Vishnu.
Siamo noi che avremmo necessità e bisogni, in particolare di evolverci dalle futili questioni e ragionamento variopinti impressi da corpo e mente, dai molti e dalle loro chiacchiere, dal mondo che appare ma che neanche esiste perché è un filmato in cui si siamo idenficati, oscurando la realtà da cui siamo usciti.
Questo Yoga non si prende a lezioni in palestra, ne si impara per sola lettura, si mette in pratica senza mezze misure, il senza mezze misure “nascerà piano piano, in modo naturale”, cosi in modo naturale crolleranno pensieri mentali ed ego, illusioni razionalistiche, dubbi, distrazione, paure e solitudini.
Dopo essermi Realizzato nel Brahman, e non prima, ho cercato e scoperto di cosa si trattava, e si tratta del Sonno Yoga Supremo di Vishnu, la Via detta dalla Grande Liberazione.
Quindi, non essendo uno scherzo, è detta anche la Meta più alta a cui tutti i senzienti, gli dei, gli umani e i non umani vorrebbero arrivare.
Tornare in se stessi perfettamente coscienti del Vero Se Stessi è davvero un impegno, una grande prova. Gli altri dicono che sia la meta più alta, io dico che vale di più di infinite esistenze.
Chiaro ci sono sacrifici, bisogna fare sforzi e vincere difetti ed errati pensieri e azioni.
Buddha Gotama può aiutare si ma solo da un certo livello in poi, quando vede un impegno costante (allora si convince).
Non serve fare nei preti ne i monaci ne gli asceti di clausura.
Basta conservarsi puliti e fare e fare, con costanza, senza mettere obbiettivi intralcianti ne dar retta al primo che passa convincendoci che qui si stà bene e che tutto va bene e che di certe cose è meglio non occuparsene.
E cosi gli si aprivano le porte (oppure se nessuno le apre ..passava dalle finestre).
Buddha non ha bisogno di chiedere nulla a nessuno, te lo garantisco, lui esce da Vishnu Supremo, ed è il 9° avatara di Vishnu.
Siamo noi che avremmo necessità e bisogni, in particolare di evolverci dalle futili questioni e ragionamento variopinti impressi da corpo e mente, dai molti e dalle loro chiacchiere, dal mondo che appare ma che neanche esiste perché è un filmato in cui si siamo idenficati, oscurando la realtà da cui siamo usciti.
Questo Yoga non si prende a lezioni in palestra, ne si impara per sola lettura, si mette in pratica senza mezze misure, il senza mezze misure “nascerà piano piano, in modo naturale”, cosi in modo naturale crolleranno pensieri mentali ed ego, illusioni razionalistiche, dubbi, distrazione, paure e solitudini.
Dopo essermi Realizzato nel Brahman, e non prima, ho cercato e scoperto di cosa si trattava, e si tratta del Sonno Yoga Supremo di Vishnu, la Via detta dalla Grande Liberazione.
Quindi, non essendo uno scherzo, è detta anche la Meta più alta a cui tutti i senzienti, gli dei, gli umani e i non umani vorrebbero arrivare.
Tornare in se stessi perfettamente coscienti del Vero Se Stessi è davvero un impegno, una grande prova. Gli altri dicono che sia la meta più alta, io dico che vale di più di infinite esistenze.
Chiaro ci sono sacrifici, bisogna fare sforzi e vincere difetti ed errati pensieri e azioni.
Buddha Gotama può aiutare si ma solo da un certo livello in poi, quando vede un impegno costante (allora si convince).
Non serve fare nei preti ne i monaci ne gli asceti di clausura.
Basta conservarsi puliti e fare e fare, con costanza, senza mettere obbiettivi intralcianti ne dar retta al primo che passa convincendoci che qui si stà bene e che tutto va bene e che di certe cose è meglio non occuparsene.
Eroe per Caso- Risvegliato
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Eroe per Caso- Risvegliato
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Si sì! Queste cose si stanno sedimentando dentro di me... La scritta vista "per caso" nella sabbia... Viene ora riportata su materiale solido... Attenzione! Lavori in corso!
LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
Lancillotto2013- Guru
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LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Guardali Luma, guardali bene e sondali sino in fondo.
Guarda intorno a te quante "marionette e che teatrini".
Osservali e guarda come si prestano a piccole cose, piccoli discorsi, piccole lotte, piccoli alterchi e piccolezze infamanti.
Guarda il teatrino, staccati da esso e da loro, osservali "senza alcuna scusa e pietà".
7 miliardi di esseri ridotti a fare i pagliacci di se stessi, i mimi.
Ascolta le loro parole come dice G.U. Krishnamurti "come fossero latrati e versacci senza senso".
Comprendi che imitano le cose sbagliate che qualcuno insegnò loro, ammaestrando di mezze verità le loro menti sin da bambini.
.. un Mondo, andato in Vacca
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Un giorno sono andato per curiosità a sentire un congresso dei Golden Dawn (che non approvo in alcun modo) però una cosa mi colpi nel discorso paleolitico cristianeggiante che fecero:
Ci accontentiamo di mangiare ghiande come porci mentre il ns. cibo è la Manna spirituale.
E su questo argomento, ci sono parecchie attinenze allo yoga.
Guarda intorno a te quante "marionette e che teatrini".
Osservali e guarda come si prestano a piccole cose, piccoli discorsi, piccole lotte, piccoli alterchi e piccolezze infamanti.
Guarda il teatrino, staccati da esso e da loro, osservali "senza alcuna scusa e pietà".
7 miliardi di esseri ridotti a fare i pagliacci di se stessi, i mimi.
Ascolta le loro parole come dice G.U. Krishnamurti "come fossero latrati e versacci senza senso".
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Un giorno sono andato per curiosità a sentire un congresso dei Golden Dawn (che non approvo in alcun modo) però una cosa mi colpi nel discorso paleolitico cristianeggiante che fecero:
Ci accontentiamo di mangiare ghiande come porci mentre il ns. cibo è la Manna spirituale.
E su questo argomento, ci sono parecchie attinenze allo yoga.
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Lancillotto2013- Guru
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Lancillotto2013 ha scritto:Ascolta le loro parole come dice G.U. Krishnamurti "come fossero latrati e versacci senza senso".
Di U.G. Krishnamurti mi ero appassionato in passato... Però Non riuscivo a capire perché spesso si accaniva contro altri guru riconosciuti come il suo quasi omonimo Jiddu... Ora lo comprendo meglio... Le cose non chiare sono Più chiare... E non solo su di lui... e ciò che era nascosto... si sta svelando.
LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Secondo me la verità dei due stà nel loro mezzo.
J. Krishnamurti ti insegna giuste tecniche di relax e dogmi utili a eliminare la mente e il pensiero umano.
Al tempo stesso però bisogna calcolare che non si capisce bene sino a che punto sia effettivamente arrivato quest'uomo "cosi illuminato" da fondare l'Alba dorata e dirigerla con la Blavatsky e l'altro tipo (mi pare lo chiamassero Capitano, generale o una cosa del genere, perché era personaggio di rilievo dell'esercito, mi pare inglese, in India).
L'Alba dorata, fonte di molte teniche mixing interessanti tra induismo, shivaismo, yoga, egitto, ebraismo e cristianesimo, è stata anche il covo di parecchi delinquenti e massoni, gente di malaffare di alto rango.
Quindi tutta la pubblicità intorno al suo effettivo fondatore Jddu, lascia parecchio dubbio, opzioni misterica e menate varie dove si nascondono i falsi maestri allo scopo di incantare i neofiti con mille stupidate e rituali da Ortomercato.
G.U. invece ha un approccio molto più "svincolato", da vero Guru, quasi fancazzista ma altamente intelligente, disgregante qualsiasi "farsa e pantomina". Molto meno interessato a pubblicità, marketing economy, divulgazione stereotipata di se stesso.
1
Non ha detto granchè degli altri, ha criticato mezzi maestri (perché tali sono) che gli fecero da maestri, mi pare che abbia rivelato che il Grande Yogananda https://it.wikipedia.org/wiki/Paramahansa_Yogananda imponeva digiuni tremendi e lui si nascondeva dietro le porte a mangiar Manghi a manetta.
2
Ha detto al suo omonimo Jddu : se dopo 50 anni di amicizia mi vieni a dire che io non sono pronto e tu non puoi rivelarmi nessun segreto , significa solo che ho perso 50 anni a darti retta.
E sono tutte cose vere, e proprio per questo io non nascondo nulla, fregandone altamente di cosa pensino o non pensino gli altri.
Io parlo sempre di fatti, fatti concreti, poi se agli altri non accadono e solo perché non cercano tali risultati.
Ma che io debba nascondermi dietro a un dito, no, mi spiace, e uguale a dire e non dire e idem ancora sul fatto di non ammettere tutti i "fenomeni paranormali" che per me sono normalissimi, anzi quelli sono la normalità persa dalla gente, mentre questa è la anormalità desiderata dai loro spropositati ego mentali.
Non sono critiche, secondo me, come non è una critica se dovessi dirti che:
- Il grande Babaj adorava insieme al suo maestro Mara il Maligno considerandolo il Re di questo Mondo: e lo ha scritto sul suo libro più importante che ho letto tranquillamente in internet.
Ora un maestro cosi, fosse anche dotato di gran potere, per me non può permettersi di dire "IO HO VINTO IL SONNO", perché i casi sono due: o ha vinto un suo bel sogno (illusione totale) o non ha raggiunto il livello ultimo di completo risveglio trisciente e quindi è giunto a mezza strada e l'ha è inciampato insieme all'ignoranza del suo vecchio maestro indù.
- E non aggiungo Osho Rainesh, Sai Baba e mille mezzi pallonari. Bravissimi nei poteri o nei trucchi ma di Risveglio, in loro, non trovi neanche una briciola.
- E non ti aggiungo che persino un Bodhidarma non stà in un Nirvana, ma viaggia (nei cieli alti ok) e và in cerca o visita potenziali allievi e sotto maestri per la sua cerchia. Quindi anche su di lui ho dubbi che si sia risvegliato completamente.
Questo te lo dico per farti capire che spesso con malizia e a volte con convinzione, molti credono di aver realizzato il Ritorno compelto e la Totale Liberazione mentre in realtà sono chiusi nel Samsara o, appena fuori di esso, ma non si scollano, come gli Dei non sanno fare la totale rinuncia alla vita identitaria identificata e separata.
E costoro torneranno.
Anche un Buddha Vishnu, anche un Vishnu Narajana possono scendere qui, ma, come diceva giustamente Gotama: io non tornerò mai più qui, neanche nelle vesti di Lord Brahma (il dio di abrahm ovvero uno della trinità - trimurti dei sotto-dei uscenti foto-copiati-creati dal Narajana che è il Supremo Creatore e a sua volta è il primo e unico Dio uscente dal fronte corporeo-incorporeo dell'Immortale Brahman).
Anche su questo la gente, e gli Zen in specifico, non hanno capito una mazza: hanno inteso come vuoto il Vuoto come somma ricerca, hanno capito che il Buddha nessuno lo potrà mai vedere perché si è Disciolto e quindi scomparso per sempre, ecc.. cioè una serie di stupidaggini tipiche delle menti umane.
La verità è molto diversa da come la raccontano costoro, perché chi non l'ha capita intera è solo perché non l'ha vissuta e realizzata, quindi và per chiacchiere e belle teorie atte a soddisfare il proprio ego, ingannando gli altri e prima di tutti .. se stessi.
Nel mondo Blù, intorno al Brahman, nudo e crudo, felice e galleggiante come un astronauta, vi sono entità che vanno e vengono, tutte sfere lucenti che sembrano stelle.
Poi ve sono altre, uguali e anche molto più grandi e lucenti che stanno intorno al Brahman, e là continuano a stargli intorno, quasi a renderlo ancora più felice.
Ma tutti gli altri, i mezzi maestri, i mezzi illusi, gli ingannatori, i sapienti di lingua e di teoria, i falsi e i ciarlatani, beh quelli neanche raggiungono in vuoto nero infinito che stà sotto e separa gli altri livelli inferiori dal Brahman.
Di costoro non c'è necessità di parlarne male: le loro incongruenze parlano da sole.
Ma non sono critiche, sono ciò che descrivono i loro pregi e i loro difetti. Difetti che, nel caso di quelli che ho scritto, a volte sono paradossali e abominevoli rispetto al gran can can che si è gestito a livello pubblicitario e mediatico intorno a loro.
Di altri, tipo Tolle e l'altro ballerino, Gurdjeff, evito, perché anche loro, in modo sgraziato e saccente, ripetono come pappagalli tutte le varie teorie che chiunque può leggere nei Puranas e nei Vedas.
Il bello invece è STUDIARE + PROVARE + REALIZZARSI E LIBERARSI davvero, rimanendo però sempre semplici ed espliciti, giovani dentro, senza anmmuffirsi e senza illudersi che ci crescano 10 gambe e 10 braccia, senza raccontare fandonie o "falsi misteri neri e occulti" a se stessi a agli altri.
Senza essere orgogliosi se altri imparano e riescono, perché il merito è loro.
Come dice Gotama : se gli altri diranno metà della verità, metà del falso, avranno segreti, Noi, monaci, non avremmo nessun segreto e diremo tutto il vero, in modo giusto all'inizio, nel mezzo e sino alla fine.
Chi proverà vedrà, e proverà sulla sua pelle ciò che dico.
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Al tempo stesso però bisogna calcolare che non si capisce bene sino a che punto sia effettivamente arrivato quest'uomo "cosi illuminato" da fondare l'Alba dorata e dirigerla con la Blavatsky e l'altro tipo (mi pare lo chiamassero Capitano, generale o una cosa del genere, perché era personaggio di rilievo dell'esercito, mi pare inglese, in India).
L'Alba dorata, fonte di molte teniche mixing interessanti tra induismo, shivaismo, yoga, egitto, ebraismo e cristianesimo, è stata anche il covo di parecchi delinquenti e massoni, gente di malaffare di alto rango.
Quindi tutta la pubblicità intorno al suo effettivo fondatore Jddu, lascia parecchio dubbio, opzioni misterica e menate varie dove si nascondono i falsi maestri allo scopo di incantare i neofiti con mille stupidate e rituali da Ortomercato.
G.U. invece ha un approccio molto più "svincolato", da vero Guru, quasi fancazzista ma altamente intelligente, disgregante qualsiasi "farsa e pantomina". Molto meno interessato a pubblicità, marketing economy, divulgazione stereotipata di se stesso.
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Non ha detto granchè degli altri, ha criticato mezzi maestri (perché tali sono) che gli fecero da maestri, mi pare che abbia rivelato che il Grande Yogananda https://it.wikipedia.org/wiki/Paramahansa_Yogananda imponeva digiuni tremendi e lui si nascondeva dietro le porte a mangiar Manghi a manetta.
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Ha detto al suo omonimo Jddu : se dopo 50 anni di amicizia mi vieni a dire che io non sono pronto e tu non puoi rivelarmi nessun segreto , significa solo che ho perso 50 anni a darti retta.
E sono tutte cose vere, e proprio per questo io non nascondo nulla, fregandone altamente di cosa pensino o non pensino gli altri.
Io parlo sempre di fatti, fatti concreti, poi se agli altri non accadono e solo perché non cercano tali risultati.
Ma che io debba nascondermi dietro a un dito, no, mi spiace, e uguale a dire e non dire e idem ancora sul fatto di non ammettere tutti i "fenomeni paranormali" che per me sono normalissimi, anzi quelli sono la normalità persa dalla gente, mentre questa è la anormalità desiderata dai loro spropositati ego mentali.
Non sono critiche, secondo me, come non è una critica se dovessi dirti che:
- Il grande Babaj adorava insieme al suo maestro Mara il Maligno considerandolo il Re di questo Mondo: e lo ha scritto sul suo libro più importante che ho letto tranquillamente in internet.
Ora un maestro cosi, fosse anche dotato di gran potere, per me non può permettersi di dire "IO HO VINTO IL SONNO", perché i casi sono due: o ha vinto un suo bel sogno (illusione totale) o non ha raggiunto il livello ultimo di completo risveglio trisciente e quindi è giunto a mezza strada e l'ha è inciampato insieme all'ignoranza del suo vecchio maestro indù.
- E non aggiungo Osho Rainesh, Sai Baba e mille mezzi pallonari. Bravissimi nei poteri o nei trucchi ma di Risveglio, in loro, non trovi neanche una briciola.
- E non ti aggiungo che persino un Bodhidarma non stà in un Nirvana, ma viaggia (nei cieli alti ok) e và in cerca o visita potenziali allievi e sotto maestri per la sua cerchia. Quindi anche su di lui ho dubbi che si sia risvegliato completamente.
Questo te lo dico per farti capire che spesso con malizia e a volte con convinzione, molti credono di aver realizzato il Ritorno compelto e la Totale Liberazione mentre in realtà sono chiusi nel Samsara o, appena fuori di esso, ma non si scollano, come gli Dei non sanno fare la totale rinuncia alla vita identitaria identificata e separata.
E costoro torneranno.
Anche un Buddha Vishnu, anche un Vishnu Narajana possono scendere qui, ma, come diceva giustamente Gotama: io non tornerò mai più qui, neanche nelle vesti di Lord Brahma (il dio di abrahm ovvero uno della trinità - trimurti dei sotto-dei uscenti foto-copiati-creati dal Narajana che è il Supremo Creatore e a sua volta è il primo e unico Dio uscente dal fronte corporeo-incorporeo dell'Immortale Brahman).
Anche su questo la gente, e gli Zen in specifico, non hanno capito una mazza: hanno inteso come vuoto il Vuoto come somma ricerca, hanno capito che il Buddha nessuno lo potrà mai vedere perché si è Disciolto e quindi scomparso per sempre, ecc.. cioè una serie di stupidaggini tipiche delle menti umane.
La verità è molto diversa da come la raccontano costoro, perché chi non l'ha capita intera è solo perché non l'ha vissuta e realizzata, quindi và per chiacchiere e belle teorie atte a soddisfare il proprio ego, ingannando gli altri e prima di tutti .. se stessi.
Nel mondo Blù, intorno al Brahman, nudo e crudo, felice e galleggiante come un astronauta, vi sono entità che vanno e vengono, tutte sfere lucenti che sembrano stelle.
Poi ve sono altre, uguali e anche molto più grandi e lucenti che stanno intorno al Brahman, e là continuano a stargli intorno, quasi a renderlo ancora più felice.
Ma tutti gli altri, i mezzi maestri, i mezzi illusi, gli ingannatori, i sapienti di lingua e di teoria, i falsi e i ciarlatani, beh quelli neanche raggiungono in vuoto nero infinito che stà sotto e separa gli altri livelli inferiori dal Brahman.
Di costoro non c'è necessità di parlarne male: le loro incongruenze parlano da sole.
Ma non sono critiche, sono ciò che descrivono i loro pregi e i loro difetti. Difetti che, nel caso di quelli che ho scritto, a volte sono paradossali e abominevoli rispetto al gran can can che si è gestito a livello pubblicitario e mediatico intorno a loro.
Di altri, tipo Tolle e l'altro ballerino, Gurdjeff, evito, perché anche loro, in modo sgraziato e saccente, ripetono come pappagalli tutte le varie teorie che chiunque può leggere nei Puranas e nei Vedas.
Il bello invece è STUDIARE + PROVARE + REALIZZARSI E LIBERARSI davvero, rimanendo però sempre semplici ed espliciti, giovani dentro, senza anmmuffirsi e senza illudersi che ci crescano 10 gambe e 10 braccia, senza raccontare fandonie o "falsi misteri neri e occulti" a se stessi a agli altri.
Senza essere orgogliosi se altri imparano e riescono, perché il merito è loro.
Come dice Gotama : se gli altri diranno metà della verità, metà del falso, avranno segreti, Noi, monaci, non avremmo nessun segreto e diremo tutto il vero, in modo giusto all'inizio, nel mezzo e sino alla fine.
Chi proverà vedrà, e proverà sulla sua pelle ciò che dico.
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Lancillotto2013- Guru
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
Alcuni giorni fa ero andata a leggere un po' su di lui in quanto non ne sapevo praticamente nulla, e quindi stavo leggendo l’articolo su Wikipedia che ne parlava : articolo su Wikipedia.G.U. invece ha un approccio molto più "svincolato", da vero Guru, quasi fancazzista ma altamente intelligente, disgregante qualsiasi "farsa e pantomina". Molto meno interessato a pubblicità, marketing economy, divulgazione stereotipata di se stesso.
Guardavo ogni tanto incuriosita la sua foto e riflettevo sulle cose che leggevo cercando di capire un po’. Non mi ricordo esattamente a cosa pensavo in quel preciso istante e con chi dialogavo mentalmente e se dialogavo ma all’improvviso avevo percepito un rapido flash a mezz’aria alla mia destra, era appena accennato ma ben visibile. Subito dopo avevo percepito per alcuni istanti quel crampetto al cuore di cui si era parlato in un’altra discussione. Non è la prima volta che succede anche mentre faccio altre letture, questa volta però ho avuto molto meno dubbi, sicuro.
Comunque c’è una cosa in quell’articolo di sopra, una cosa particolare, lui la chiama “calamità” e che è durata per una settimana, ho trovato qualcosa anche qui:
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Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.
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Il pensare è per me un male.
Il non pensare è per me un bene. (DN9 v.18)
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L'uomo deve elevare sé stesso per mezzo di sé stesso.
Poiché solo egli stesso può essere l'amico o il nemico di sé stesso.(BG)
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Ogni realtà, materia, sensazioni, percezioni, conoscenza e realtà condizionate non sono me. Non sono mie. Perciò da esse distaccatevi. Quel distacco è pace, che va al di là di ogni legame. (SN 4.16)
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Lo yogi che ha raggiunto questo Stato sente che non esiste ottenimento più prezioso. (BG)
cassania- Guru
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
non riesco ad aprire il tuo link... provo Qui
comunque sì... lui disgrega tutto quello che pensi di essere... e va oltre...
E' arrivato al Grande Vuoto prima del Brahman? Mah...
Comunque la Calamità assomiglia molto al Risveglio della Kundalini... infatti da un episodio che mi era successo (che mi ha fatto sobbalzare in mezzo alla notte) ho cominciato a leggere tutto il possibile su questa cosa.
C'era un altro libro che descriveva bene un fatto del genere... se lo trovo lo metto nella sezione libri.
LUMA- Perso per strada
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Re: Maha-nidana Sutta – Il discorso delle grandi cause
LUMA ha scritto:
non riesco ad aprire il tuo link... provo Qui
Era il puntino finale .. l'ho corretto (dopo html)
Comunque sì... lui disgrega tutto quello che pensi di essere... e va oltre...
E' arrivato al Grande Vuoto prima del Brahman? Mah...
Comunque la Calamità assomiglia molto al Risveglio della Kundalini... infatti da un episodio che mi era successo (che mi ha fatto sobbalzare in mezzo alla notte) ho cominciato a leggere tutto il possibile su questa cosa.
C'era un altro libro che descriveva bene un fatto del genere... se lo trovo lo metto nella sezione libri.
Beh io spero sia andato oltre (spero per lui.. io sono apposto )
Devo ancora leggere bene tutta la storia. Fà un parte parte scenica della tradizione induista l'illuminamento in 7 gg.
Vabbè comunque ciò non toglie che sia una persona esperta e in gamba e "non menzognera" (secondo me).
Il Grande Vuoto Nero è un blocco che fa sobbalzare, prende la gola del suo spirito, rompendo il viaggio oltre umano e la meditazione Yoga, facendoti tornare indietro (paura e solitudine assoluta eterna è l'impressione bloccante).
E' l'ultimo scoglio, dopo si è nel mondo reale dell'Uno Immortale.
Se la faccenda era questa, corrisponde al vero.
Eroe per Caso- Risvegliato
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