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Esistono i fantasmi?
4/5/2024, 14:10 Da brando34
Mistero
Esistono i fantasmi? [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Da sempre e in ogni cultura c'è chi crede nei fantasmi, e ancora oggi c'è chi cerca di dimostrarne …
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Ecco cosa accade poco prima e poco dopo la morte
4/23/2019, 00:28 Da Lancillotto2013
Esperienze di morte con ritorno di alcune persone.
Se la morte è una delle poche certezze della vita, uno dei misteri antropologici che da sempre …
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Strani eventi
7/25/2021, 19:17 Da Lancillotto2013
L'altra settimana stavo spiegando la Trimurti e i compiti, ei pregi e i difetti dei 3 Dei principali che sono adorati da varie religioni con nomee …
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nuova registrazione + foto..
5/24/2019, 10:29 Da kardec
salve a tutti..l'altro giorno abbiamo provato a fare una nuova registrazione,dopo che la mia compagna ha posto la domanda,si sente una voce che …
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Commenti: 22
Interferenze
8/26/2019, 13:40 Da VannaGio
Ciao a tutti, questa mattina mi è successa una cosa alquanto strana. Inizio con il dire che ho perso mia nonna circa un mese fa. Come dicevo questa …
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Assemblea sull'acqua
6/26/2019, 23:47 Da Lancillotto2013
Dopo lunga e molto dura e anche accesa assemblea sull'acqua potabile e l'acqua addolcita in condominio, da mettere sulla condotta generale, cosa …
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L'ultimo dei Tathagata
Forum di Paranormale Misteri Meditazione Spiritualità Yoga e Psiche :: Le parole originali del Buddha
Pagina 1 di 1
L'ultimo dei Tathagata
In questo brano, che avrò letto almeno due volte (la 2a oggi ) Gotama, il 9° Dio Vishnu e l'Uno sulla terra di 2500 anni fa, spiega ai monaci una verità assoluta, tremenda, non facile per le menti comuni ma neppure per quelle più elevate, poiché sino al Risveglio, tali verità assolute sono del tutto DEVASTANTI e non lasciano respiro ne a mente, ne a corpo, ne a forma ne a nessuna pensata su paradisi, vita di comunità in alti luoghi, neppure il Nirvana è la meta e qui il Buddha Gotama ben lo spiega e lo afferma con TREMENDA DETERMINAZIONE E CHIAREZZA.
Io, per pratica yogica ultraterrena e per forte discriminazione, so e comprendo perfettamente, ogni sua parola non è per me un segreto ne cosa tremenda, ma semplice e veritiera conferma, chiarezza totale sul dilemma che mente ed egoismo nascondono: la voglia di vivere porta a sbagliare e a intortarsi in mille meandri, errori e dolori, disfatte e battaglie senza fine.
E la somma realtà, ovvero l'origine e il Reale, non hanno alcuna forma di vita comunitaria e dei molti personaggi, c'è nudo e crudo il vivere in pace nell'Uno e nella sua compiuta Interezza: che bisogni non ha, essendo Eterno e pieno di ogni cosa, essere, evento, tempo e spazio in modalità sublimata e illimitata.
Ecco quindi la (mia) conferma, conferma di un perfetto risvegliato, un Tathagata, reso cosi dal suo sforzo e dalle parole e dalla Via della Mano destra del Buddha Vishnu (risveglio tramite comprensione intellettiva e discernimento completo degli insegnamenti del Maestro Gotama).
Io, per pratica yogica ultraterrena e per forte discriminazione, so e comprendo perfettamente, ogni sua parola non è per me un segreto ne cosa tremenda, ma semplice e veritiera conferma, chiarezza totale sul dilemma che mente ed egoismo nascondono: la voglia di vivere porta a sbagliare e a intortarsi in mille meandri, errori e dolori, disfatte e battaglie senza fine.
E la somma realtà, ovvero l'origine e il Reale, non hanno alcuna forma di vita comunitaria e dei molti personaggi, c'è nudo e crudo il vivere in pace nell'Uno e nella sua compiuta Interezza: che bisogni non ha, essendo Eterno e pieno di ogni cosa, essere, evento, tempo e spazio in modalità sublimata e illimitata.
Ecco quindi la (mia) conferma, conferma di un perfetto risvegliato, un Tathagata, reso cosi dal suo sforzo e dalle parole e dalla Via della Mano destra del Buddha Vishnu (risveglio tramite comprensione intellettiva e discernimento completo degli insegnamenti del Maestro Gotama).
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
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Mulapariyâya Sutta - La Radice
Così ho sentito. Una volta il Beato soggiornava presso Ukkattha, all’ombra di un albero maestoso di Sal nel Sublime Boschetto. Lì si rivolse ai monaci: “Monaci!”
“Sì, signore.” – risposero i monaci.
L'acclamato Uno disse: “Monaci, vi insegnerò la radice e la sequenza di ogni fenomeno. Ascoltate con molta attenzione. Vado a parlare.”
“Come vuole, signore.” – risposero.
L'acclamato Uno disse: “Vi è il caso, monaci, dove una persona comune – che non rispetta i Nobili, non propensa a praticare il Dhamma; che non ha alcun rispetto per i saggi, non propensa a praticare il loro Insegnamento – percepisce la terra come terra.
Nel percepire la terra come terra, egli comprende (le realtà) della terra, egli comprende (le realtà) nella terra, egli comprende (le realtà) che provengono dalla terra, egli comprende la terra come “mia”, gode della terra. Come mai?
Perché egli non l’ha compresa, così vi dico.
Egli percepisce l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il vento come vento [Terra, acqua, fuoco e vento sono le quattro proprietà che costituiscono l'esperienza della forma fisica.] … gli esseri come esseri … i deva come deva …Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere [In questa lista, il termine "esseri" indica tutti gli esseri viventi al di sotto del livello degli dei. Il termine "Dei" indica gli esseri nei paradisi sensuali. I restanti termini - Prajapati, Brahma, i deva luminosi, i deva di fulgida gloria, i deva dalla ricca ricompensa, e il Grande Essere - denotano dèi nei paradisi materiali e immateriali.] … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione [la dimensione dello spazio infinito, la dimensione della coscienza infinita, la dimensione della vacuità, la dimensione della né-percezione-né-non-percezione sono quattro stati immateriali o senza forma che possono essere raggiunti con la concentrazione.] … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come conosciuto [“Il visto, il sentito, il percepito e il conosciuto” sono una serie di termini che indicano tutte le realtà sperimentate tramite i sei sensi.] … l’unicità come unicità [Unicità è l’esperienza negli stati di intensa concentrazione ULTRATERRESTRE (jhana).
La molteplicità è l’esperienza attraverso i sei sensi.] … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto.
Egli percepisce il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Perché? Perché non lo ha compreso, vi dico.
La pratica
Un monaco praticante – che desidera l’ineguagliabile liberazione dalla schiavitù, con i suoi sforzi non ancora ultimati – conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra. Come mai?
Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il vento come vento… gli esseri come esseri … i deva come deva …Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come conosciuto … l’unicità come unicità … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana.
Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana.
Come mai? Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
L’Arahat
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri – che ha raggiunto la meta, ha abbandonato il fardello, distrutto le catene del divenire ed è liberato tramite la retta conoscenza – conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra.
Come mai? Perché ne ha conoscenza, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … gli esseri come esseri … i deva come deva … Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come … l’unicità come … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto …
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Come mai? Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … conosce chiaramente la terra come terra. Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra. Come mai? Perché, con la fine dei desideri, egli è senza desiderio, vi dico.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Come mai? Perché, con la fine dei desideri, egli è senza desiderio, vi dico.
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … Come mai? Perché con la fine dell’avversione, egli è senza avversione, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il Nibbana come Nibbana …
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … Come mai?
Perché con la fine dell’illusione, egli è senza illusione, vi dico.
Il Tathagata
Il Tathagata - un degno, perfettamente risvegliato - conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra.
Come mai? Perché il Tathagata ha compreso l’estinzione, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il Tutto come il Tutto.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana … Come mai? Perché il Tathagata ha compreso l’estinzione, vi dico.
Il Tathagata - un degno, perfettamente risvegliato - conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra … Come mai?
Perché ha conosciuto che il piacere è la radice del dolore e della sofferenza, che dal divenire vi è nascita, vecchiaia e morte.
Quindi con la fine totale, con l’estinzione, con la cessazione, con l’abbandono della brama, il Tathagata ha raggiunto l’insuperabile perfetto risveglio, vi dico.
Egli conosce l’acqua come acqua … il Nibbana come Nibbana … Come mai?
Perché ha conosciuto che il piacere è la radice del dolore e della sofferenza, che dal divenire vi è nascita, vecchiaia e morte.
Quindi con la fine totale, con l’estinzione, con la cessazione, con l’abbandono della brama, il Tathagata ha raggiunto l’insuperabile perfetto risveglio, vi dico.”
Così parlò L'acclamato Uno sulla Terra.
Amareggiati, i monaci non si rallegrarono con le parole del Beato.
“Sì, signore.” – risposero i monaci.
L'acclamato Uno disse: “Monaci, vi insegnerò la radice e la sequenza di ogni fenomeno. Ascoltate con molta attenzione. Vado a parlare.”
“Come vuole, signore.” – risposero.
L'acclamato Uno disse: “Vi è il caso, monaci, dove una persona comune – che non rispetta i Nobili, non propensa a praticare il Dhamma; che non ha alcun rispetto per i saggi, non propensa a praticare il loro Insegnamento – percepisce la terra come terra.
Nel percepire la terra come terra, egli comprende (le realtà) della terra, egli comprende (le realtà) nella terra, egli comprende (le realtà) che provengono dalla terra, egli comprende la terra come “mia”, gode della terra. Come mai?
Perché egli non l’ha compresa, così vi dico.
Egli percepisce l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il vento come vento [Terra, acqua, fuoco e vento sono le quattro proprietà che costituiscono l'esperienza della forma fisica.] … gli esseri come esseri … i deva come deva …Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere [In questa lista, il termine "esseri" indica tutti gli esseri viventi al di sotto del livello degli dei. Il termine "Dei" indica gli esseri nei paradisi sensuali. I restanti termini - Prajapati, Brahma, i deva luminosi, i deva di fulgida gloria, i deva dalla ricca ricompensa, e il Grande Essere - denotano dèi nei paradisi materiali e immateriali.] … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione [la dimensione dello spazio infinito, la dimensione della coscienza infinita, la dimensione della vacuità, la dimensione della né-percezione-né-non-percezione sono quattro stati immateriali o senza forma che possono essere raggiunti con la concentrazione.] … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come conosciuto [“Il visto, il sentito, il percepito e il conosciuto” sono una serie di termini che indicano tutte le realtà sperimentate tramite i sei sensi.] … l’unicità come unicità [Unicità è l’esperienza negli stati di intensa concentrazione ULTRATERRESTRE (jhana).
La molteplicità è l’esperienza attraverso i sei sensi.] … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto.
Egli percepisce il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Perché? Perché non lo ha compreso, vi dico.
La pratica
Un monaco praticante – che desidera l’ineguagliabile liberazione dalla schiavitù, con i suoi sforzi non ancora ultimati – conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra. Come mai?
Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il vento come vento… gli esseri come esseri … i deva come deva …Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come conosciuto … l’unicità come unicità … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana.
Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana.
Come mai? Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
L’Arahat
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri – che ha raggiunto la meta, ha abbandonato il fardello, distrutto le catene del divenire ed è liberato tramite la retta conoscenza – conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra.
Come mai? Perché ne ha conoscenza, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … gli esseri come esseri … i deva come deva … Pajapati come Pajapati … Brahma come Brahma … i deva luminosi come deva luminosi … i deva di fulgida gloria come deva di fulgida gloria … i deva dalla ricca ricompensa come deva dalla ricca ricompensa … il Grande Essere come Grande Essere … la dimensione dello spazio infinito come dimensione dello spazio infinito … la dimensione della coscienza infinita come dimensione della coscienza infinita … la dimensione della vacuità come dimensione della vacuità … la dimensione della né-percezione-né-non-percezione come dimensione della né-percezione-né-non-percezione … il visto come visto … il sentito come sentito … il percepito come percepito … il conosciuto come … l’unicità come … la molteplicità come molteplicità … il Tutto come il Tutto …
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Come mai? Perché così ne ha conoscenza, vi dico.
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … conosce chiaramente la terra come terra. Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra. Come mai? Perché, con la fine dei desideri, egli è senza desiderio, vi dico.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana. Percependo il Nibbana come Nibbana, egli comprende le realtà del Nibbana, egli comprende le realtà nel Nibbana, egli comprende le realtà dal Nibbana, egli comprende il Nibbana come “mio”, egli gode del Nibbana. Come mai? Perché, con la fine dei desideri, egli è senza desiderio, vi dico.
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … Come mai? Perché con la fine dell’avversione, egli è senza avversione, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il Nibbana come Nibbana …
Un Monaco che è un Degno, privo di influssi mentali impuri … Come mai?
Perché con la fine dell’illusione, egli è senza illusione, vi dico.
Il Tathagata
Il Tathagata - un degno, perfettamente risvegliato - conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra, egli non comprende le realtà della terra, non comprende le realtà nella terra, non comprende le realtà dalla terra, non comprende la terra come “mia”, non gode della terra.
Come mai? Perché il Tathagata ha compreso l’estinzione, vi dico.
Egli conosce chiaramente l’acqua come acqua … il fuoco come fuoco … il Tutto come il Tutto.
Egli conosce chiaramente il Nibbana come Nibbana … Come mai? Perché il Tathagata ha compreso l’estinzione, vi dico.
Il Tathagata - un degno, perfettamente risvegliato - conosce chiaramente la terra come terra.
Conoscendo chiaramente la terra come terra … Come mai?
Perché ha conosciuto che il piacere è la radice del dolore e della sofferenza, che dal divenire vi è nascita, vecchiaia e morte.
Quindi con la fine totale, con l’estinzione, con la cessazione, con l’abbandono della brama, il Tathagata ha raggiunto l’insuperabile perfetto risveglio, vi dico.
Egli conosce l’acqua come acqua … il Nibbana come Nibbana … Come mai?
Perché ha conosciuto che il piacere è la radice del dolore e della sofferenza, che dal divenire vi è nascita, vecchiaia e morte.
Quindi con la fine totale, con l’estinzione, con la cessazione, con l’abbandono della brama, il Tathagata ha raggiunto l’insuperabile perfetto risveglio, vi dico.”
Così parlò L'acclamato Uno sulla Terra.
Amareggiati, i monaci non si rallegrarono con le parole del Beato.
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
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Re: L'ultimo dei Tathagata
Con il titolare del sito mi ero già lamentato per la traduzione : ACCLAMATO UNO IN TERRA (dall'indiano all'inglese) ed errata in italiano in BEATO .. che non ha alcun significato e parifica il Buddha che è veramente il )9° Vishnu come un santo, una divinità cattolica o qualcosa di simile, il chè è veramente MOLTO DEQUALIFICANTE OLTRE CHE ASSOLUTAMENTE DEPRIMENTE - VOLUTO - E SBAGLIATO APPOSTA !!!
Questo sicuramente, dato il perseverare del sito e del suo autore e traduttori, in un giro buddistico deviato (tibetano, giapponese o zen o altro).
I quali vogliono umanizzare a tutti i costi ciò che è sovrumano, e abbassare il Gotama (che è Vishnu in persona) a un qualcosa di umano e in carne (tipo Gesù ..), cosa sbagliatissima e falsa.
Gesù infatti è giudice di anime nel primo e più basso paradiso (guardando finalmente le cose dall'alto in basso e non viceversa come fa l'essere mondano), il mondo del Dio Brahma - Dio di Abrahm (per ebrei e cattolici e parte dei crisitiani antichi e dei mussulmani).
---------
Ho tolto anche la spiegazione "tutta inventata e tutta di parte dell'autore del canonepali . net) in cui si deduce e spiega che TUTTO COME TUTTO sarebbe da intendersi come tutto ciò che sonoi SENSI FISICI E SENSORIALI UMANI (udito - acustica, mente - pensiero, olfatto - odori, tatto - percezione tattile , ecc..) poiché è una GRAVISSIMA BAGGIANATA.
Percepire il TUTTO COME TUTTO è cosa che un Risvegliato (tathagata) può percepire pienamente sempre, un Asceta (arhant o arhat) può percepire spesso, un ricercatore agli inizi (un novizio, un pratico) potrà percepire qualche volta.
Mentre invece gli altri esseri raramente percepiscono questo STATO PIENO E COMPLETO, spesso se lo percepiscono lo smentiscono immediatamente (per via razional mentale) oppure neanche se ne accorgono (sbadati, nervosi, rabbiosi, troppo sensuali).
Percepire il TUTTO NEL TUTTO significa avere un attimo, un secondo, un minuto, un'ora, un giorno, un mese, un anno ..o una vita, in cui l'Essere trascende se stesso e diventa il Brahman Siva Uno in prima personalità Originale, riunendo tutto se stesso (sia ciò che è dentro che ciò che gli appare fuori) in UN ESSERE CHE E' L'ESSERE ORIGINARIO ETERNO.
Questo momento di TUTTO COME TUTTO è un momento dove i sensi si sublimano e spariscono le sensorialità umane, sorgono invece pace, armonia, equilibrio perfetto, vera gioia extra umana, una completezza cosi alta che nulla ha a che vedere con i 6 sensi pensati da Alfano e messi come spiegazione in questo importante SUTTA E CAPITOLO del Buddha Gotama .. che è, guarda caso, il Dio Vishnu, Signore del Nirvana.
Per me tutto ciò è chiaro, palese, come acqua trasparente di sorgente, mi passa dentro e mi rinfresca, ma non mi disseta, io non en ho più alcun bisogno: la mia sete di bramosità si estinta ormai da diversi anni, io sono il Tathagata .. e nulla più, cosi volli io e cosi vollero tutti e anche il TUTTO DI TUTTO DI TUTTI.
Ecco perché posso permettermi determinate note e correzioni: non per vanità di certo, ma per saggezza e profonda esperienza conoscitrice e dura pratica, questo è sicuro, e poi per amore della Verità Assoluta e non di parole "che sminuiscono il vero" o di spiegazioni cattolicanti o tipo zen "che vorrebbero abbassare l'importanza del Divino Vishnu".
Eh !
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Questo sicuramente, dato il perseverare del sito e del suo autore e traduttori, in un giro buddistico deviato (tibetano, giapponese o zen o altro).
I quali vogliono umanizzare a tutti i costi ciò che è sovrumano, e abbassare il Gotama (che è Vishnu in persona) a un qualcosa di umano e in carne (tipo Gesù ..), cosa sbagliatissima e falsa.
Gesù infatti è giudice di anime nel primo e più basso paradiso (guardando finalmente le cose dall'alto in basso e non viceversa come fa l'essere mondano), il mondo del Dio Brahma - Dio di Abrahm (per ebrei e cattolici e parte dei crisitiani antichi e dei mussulmani).
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Ho tolto anche la spiegazione "tutta inventata e tutta di parte dell'autore del canonepali . net) in cui si deduce e spiega che TUTTO COME TUTTO sarebbe da intendersi come tutto ciò che sonoi SENSI FISICI E SENSORIALI UMANI (udito - acustica, mente - pensiero, olfatto - odori, tatto - percezione tattile , ecc..) poiché è una GRAVISSIMA BAGGIANATA.
Percepire il TUTTO COME TUTTO è cosa che un Risvegliato (tathagata) può percepire pienamente sempre, un Asceta (arhant o arhat) può percepire spesso, un ricercatore agli inizi (un novizio, un pratico) potrà percepire qualche volta.
Mentre invece gli altri esseri raramente percepiscono questo STATO PIENO E COMPLETO, spesso se lo percepiscono lo smentiscono immediatamente (per via razional mentale) oppure neanche se ne accorgono (sbadati, nervosi, rabbiosi, troppo sensuali).
Percepire il TUTTO NEL TUTTO significa avere un attimo, un secondo, un minuto, un'ora, un giorno, un mese, un anno ..o una vita, in cui l'Essere trascende se stesso e diventa il Brahman Siva Uno in prima personalità Originale, riunendo tutto se stesso (sia ciò che è dentro che ciò che gli appare fuori) in UN ESSERE CHE E' L'ESSERE ORIGINARIO ETERNO.
Questo momento di TUTTO COME TUTTO è un momento dove i sensi si sublimano e spariscono le sensorialità umane, sorgono invece pace, armonia, equilibrio perfetto, vera gioia extra umana, una completezza cosi alta che nulla ha a che vedere con i 6 sensi pensati da Alfano e messi come spiegazione in questo importante SUTTA E CAPITOLO del Buddha Gotama .. che è, guarda caso, il Dio Vishnu, Signore del Nirvana.
Per me tutto ciò è chiaro, palese, come acqua trasparente di sorgente, mi passa dentro e mi rinfresca, ma non mi disseta, io non en ho più alcun bisogno: la mia sete di bramosità si estinta ormai da diversi anni, io sono il Tathagata .. e nulla più, cosi volli io e cosi vollero tutti e anche il TUTTO DI TUTTO DI TUTTI.
Ecco perché posso permettermi determinate note e correzioni: non per vanità di certo, ma per saggezza e profonda esperienza conoscitrice e dura pratica, questo è sicuro, e poi per amore della Verità Assoluta e non di parole "che sminuiscono il vero" o di spiegazioni cattolicanti o tipo zen "che vorrebbero abbassare l'importanza del Divino Vishnu".
Eh !
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Colui che comprende creazione e dissoluzione, apparizione e scomparsa degli esseri, saggezza e ignoranza, deve essere chiamato Bhagavan. Le armi non fendono il Sé, il fuoco non lo brucia, non lo bagnano le acque ne lo secca il vento; Egli è detto il non manifesto, l'impensabile, immutabile, insondabile, impermeabile, non soggetto a Darma e Karma.
Lancillotto2013- Guru
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