Sono 3 le mete più ambite dei Maestri

L'obbiettivo più ambito per un Essere Intelligente è in 3 mete, tre fasi importanti, difficili e fini da raggiungere, richiedono un fisico "bestiale"

Il SaviKalpa ovvero la 1a Sadhana.
Qui l'individuo abbandonando ego e mente bramosa diventa animo puro e in anima si unisce allo Spirito, cosi che diviene e resta Spirito.

Il NirviKalpa ovvero la 2a Sadhana.
Qui l'essere divenuto un individuo-individualità unico con lo Spirito .. và e và e si fonde e si unisce col Sé Supremo Eterno diventando egli stesso il Brahman, ovvero l'Uno Permanente.
Qui l'individualità realizza di essere giunto nel proprio padre e madre e di esserne in completa armonia fuso insieme, diventandolo in prima personalità assoluta e perdendo ogni sua falsa personalità spirituale, animistica e umanoide .. che è separata e si autoidentificata come autonoma e diversa.. separata.

Il Sahaja, la 3a Sadhana, ovvero il ritorno e la controprova e fusione tra sacro e profano, tra Brahman e Atman con Anima Jiva e Uomo.
Il Guru, lo Yogi, l'asceta perfetto, ritornato nel mondo fisico, và e viene tra mondo astrale umano e divino, e tra divino e sovramondano nell'atman e nel brahman, con semplicità egli si fonde ed è fuso e unito con Essi.

Il karma è già distrutto completamente con la 2a suprema Sadhana: la fusione nell'oceano del corpo del Brahman Super Cosciente e Completo di Pace.
Ogni paura e anche il più piccol e grande dubbio ..sono morti e più non potranno risorgere.
L'asceta e lo Yogi cosi non si reincarneranno mai più, avendo spento per sempre la sete di egoismo e la fame di vivere in un corpo e in una forma (umana, animale, divina o semi-divina).

Ma con la Sahaja l'espertissimo asceta si accorge ad un certo punto che è LUI DA SEMPRE IL BRAHMAN, tolta mente e pensiero, tolto corpo fisico e corpo d'anima (doppio astrale) egli finalmente si capisce e cosi sente dentro di sé:
"Ma che stupido, ma sono io Quello, quella è la mia reale natura antica e perfetta di pace, coperta da un corpo e da una mente che nascondono col loro fare caratteriale finto e inconsistente ..LA MIA REALE NATURA INTIMA ETERNA.
Io sono sono sempre stato il Brahman, questo corpo e questa mente sono come un cappotto e una scatola che mi nasconde a ME STESSO.
La mai realtà intima e la mai radice è il Brahman : e io lo sono, da sempre lo ero.

Cosi non v'è più alcuna differenzazione, ne padre ne madre, ne figlio ne corpo ne spirito, vi è totale Unità e Riscoperta di Sé stessi.
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Cosi è descritta dai "dotti" la 3a meta che è inevitabile sorgere subito dopo qualche tempo dal pieno raggiungimento della 2a meta (NirviKalpa) :

Sahaja

Devanagari: सहज, che significa
"spontaneo, naturale, semplice, o facile" 
è un termine di una certa importanza nella spiritualità indiana,
in particolare in ambienti influenzati dal movimento tantrico .

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Ananda Coomaraswamy descrive la sua significato come

"l'ultimo successo di tutto il pensiero",

 e

"un riconoscimento dell'identità di spirito e materia, soggetto e oggetto",

e continua

"Non vi è quindi alcun sacro o profano,
spirituale o sensuale,
ma tutto ciò che vive è puro (in pace e in perfezione completa)
e vuoto (riflesso ma al tempo stesso inesistente)". 

Stiamo divagando nel buio dei nostri desideri, doveva per forza essere cosi, ci siamo fatti un film, ammettiamolo, è necessario riconoscere che nel fondo del barile non c'era nulla di male.
Mi staro illuminando troppo?

Ti ringrazio Admin per la bellissima spiegazione.
E' vero , ci vuole come dici te un " fisico bestiale " , e delle palle quadre per raggiungere queste grandi Mete.
Io stesso riconosco questa enorme difficoltà , in quanto non riesco ad avvicinarmi nemmeno lontanamente alla prima Sadhana , ovvero la fusione con Spirito Atman.

Se mi chiedi il perché , nemmeno io saprei risponderti con precisione , perché sento di avere un blocco ma non lo individuo , mentre la natura di questo so che è mentale.

Ti ammiro per come tu sei riuscito , con apparente semplicità davanti alle grandi difficoltà.

Insistere è bene , ma vediamo fino a che punto proverò prima di riuscire, e se riuscirò.

Quindi dici tempo al tempo ?
Pazienza vieni a me ![Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

Gli Indù dicono che il Brahman è molto paziente.
Io dico che il tempo è un'altra illusione.

C'è un istante in cui il tempo si ferma, e come mai?
Perché non era mai iniziato.

Concordo , anche il tempo è un'illusione , ma qui è una realtà relativa , come lo è la creazione.
Quindi anche se in verità non vi è tempo , qui ci sta relativamente , ed è il ciclo di vita di ogni essere e la durata della Sfera Samsara.
Quindi secondo me è giusto dire che non vi è tempo al di fuori di qui , perché vi è SOLO il Bramhan , eterno e appunto senza tempo.

Ma dentro a questo triste teatrino bisogna fare i conti con questo.
Mi riferisco in tal modo non per paura della morte del corpo fisico , assolutamente , ma semplicemente perché la vita umana come quella divina ha un termine e nonostante qualsiasi passo in avanti nello Yoga non viene perso nel corso delle varie rinascite, è bene riuscire in questa stessa vita , cosi da evitare di vagare ancora e ancora e peggio ancora , di perdersi nuovamente nell'ignoranza.

Si ma c'è un istante assoluto anche nel relativo e in quel momento si può constatare l'assenza del tempo relativo.

In quell'istante vive l'assoluto, quindi appare anche qui l'assoluto.

Tutto stà a coglierlo e a comprenderlo, senza usare ragione, ma solo osservazione e penetrante stop-immagine.

Perché tutto vive in quell'istante e tutto intorno e dentro, tutto, pare ..come fermarsi e invece "vive", vive in altro modo in altra maniera........... cosi:
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Hai perfettamente ragione.
Con l'immagine ti compreso alla perfezione , ed anche senza esperienza pratica Nidra ho riconosciuto l'immagine come una percezione che per istanti ho già avuto.

Perché a volte si hanno delle mini - esperienze , piccole percezioni sovra mentali , ma sono cosi sottili e rapide che a causa della razionalità non analizzo , ed quando queste avvengono e me ne rendo conto spesso sbaglio e le interpreto mentalmente , cosa a mio parere sbagliata , perché incomprensibili per questa.

Come quella piccola esperienza che ho raccontato ieri mattina .
L'esperienza so di averla avuta , ma solo pensare a questa diventa incomprensibile e secondo la mente non vera, e cosi ci sorvola sopra senza dargli peso, e cerca di escluderla per dimenticarla.
Stessa cosa che è successo con al piccola conversazione con Bramha , tale e quale.

Brafo   vedi che incominci a capirre

Se questi sono dei contenitori (corpi), i pensieri e le volontà sorreggono l'esistenza dell'anima sia singola che collettiva...

TUTTO E' IN REALTA' MOLTO MOLTO FINE.. quasi impercettibile e poco poco credibile ..per l'occhio e l'udito di un umanoide scetticante che è claudicante sui suoi dubbi - paure - e si appiccica a stupide certezze (credendole ben salde, solide e sicuramente certe e Certified !! ahah).

Il giochetto della mente .. è proprio qui: vanificare la finezza del pensiero reale che stà dietro la creazione "riflessa" ... che è proprio un quadretto, una misera "sembianza" di chi ci si specchia dentro.

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Bene hai detto , poco credibile e ancora meno percettibile.
E' proprio cosi  .

Ovviamente è poco credibile perchè?
Perchè per milioni di anni il genere umano ha rinunciato via via a tutte quelle doti "fini e sensitive" che meno gli servivano a "ammazzare buoi, trombare e prolificare, fare la guerra con la spada e il coltello in mano, ecc.. ecc..".

Dalla cultura Paleolitica .. ai nostri giorni abbiamo rinunciato e soppresso ancora di più queste ns. capacità innate, puntando solo su quelle elementari atte a costituire il gruppo, il clan, la tribù, e poi il paese e le città (le prime città italiane denominate COMUNI risalgono al recente ns. nmedioevo europeo.. tanto per..).

I nativi austrialiani e molte tribù di pellirossa americani invece ritengo abbiamo meglio conservato doti che sono da noi chiamate "sciamane, magiche, ecc.." ma che in realtà sono doti innate IN OGNI CREATURA VIVENTE del regno animale (tutte, anche le mosche ).

Per questo il Buddha Gotama e anche il Buddha Ksitigharba (quello grasso cinese ) invitano a non uccidere animali senza motivo: perchè siamo TUTTI UGUALI .. in realtà..

E a riprova fenomenale di ciò e contrariamente a quanto si sia sempre pensato e detto su alligatori e coccodrilli:

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