Parmenide, il maestro dei maestri filosofi occidentali

LA "VISIONE" ED IL RAGIONAMENTO DI PARMENIDE  ::
"Tutte le cose sono uno e quest'uno è l'essere" *

Secondo Parmenide lo spazio cosmico esistente non è illimitato, bensì è una enorme sfera.
Esso è interamente riempito dall’ “essere”. L’ “essere” è la sostanza, unica ed omogenea, che, compenetrando tutte le cose (inclusi noi esseri umani e l’aria) che i nostri sensi percepiscono nel cosmo, costituisce il cosmo stesso. Infatti nella “visione” del filosofo di Elea il cosmo non è composto dalle numerose entità – pianeti, stelle, persone, animali, alberi, fiori, case, montagne, nuvole, ecc., di diverso aspetto e colore, suscettibili di trasformazione, movimento, nascita e morte – che ogni giorno appaiono dinanzi ai nostri occhi, bensì è costituito dall'essere, che è una sostanza unica, eterna, non generata, enorme, limitata, sferica, immobile, non diveniente ma sempre uguale a se stessa, omogenea, isodensa, non divisa in molteplici 'cose' bensì continua.

Dunque: Esiste soltanto l'essere. Questo essere, che è unico, viene percepito dagli esseri umani come "spezzettato" in molteplici cose, da tutte le cose che la nostra vista fallace quotidianamente ci mostra:

"a questo unico essere saranno attribuiti tanti nomi
quante sono le cose che i mortali proposero, credendo che fossero vere,
che nascessero e perissero, che esistessero e non esistessero,
che cambiassero luogo e mutassero luminoso colore" (8, 38-41)

Traduzione letterale:
"esso avrà per nome tutte le cose,
quante i mortali proposero, confidanti che fossero vere,
che nascessero e perissero, che fossero e non [fossero],
che cambiassero luogo e mutassero luminoso colore" (8, 38-41)

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Quindi, all’interno di tutte le apparenti “cose” che a noi appaiono separate tra loro e destinate a nascere, trasformarsi e perire, c’è un substrato unico ed immutabile, una sostanza indivisibile ed eterna, che è l’ “essere”.

Esso è il fondamento delle apparenti “cose”, esso è la sostanza che permea uniformemente tutto il cosmo. L’universo è costituito da una sostanza continua, è un “continuum” omogeneo, che a noi sembra spezzettato in molteplici “oggetti” di diverso aspetto e colore, suscettibili di trasformazione, movimento, nascita e morte.

Se non esistesse l'essere, i nostri sensi non potrebbero percepire le "apparenze" e neppure le apparenze di noi esseri umani e neanche di se stessi, e la nostra mente non potrebbe pensare alcunché, neanche se stessa, non ci sarebbe nulla.

*La dottrina di Parmenide è sintetizzata con queste parole da Aristotele in Metafisica, III, 4, 1001 a 29.

Aristotele ha scritto anche: “Ci sono poi altri filosofi i quali sostennero che l’universo è una realtà unica … questi filosofi affermano che l’Uno è immobile … Parmenide, poiché ritiene che accanto all’essere non ci sia affatto il non essere, necessariamente deve credere che l’essere sia uno; costretto, peraltro, a tener conto delle cose che appaiono ai nostri sensi, e supponendo che l’uno sia secondo la ragione mentre il molteplice secondo il senso, egli pone due cause e due princìpi: il caldo e il freddo, vale a dire il fuoco e la terra; e assegna al caldo il rango dell’essere e al freddo il rango del non-essere” (Metafisica, I, 5, 986 b 18 – 987 a 1).

E Teofrasto, allievo di Aristotele e suo successore nella direzione del Liceo, nel primo libro della sua “Fisica” scrive: “Parmenide ritenne che secondo verità il tutto è uno e ingenerato e sferico, mentre secondo l’opinione dei molti, allo scopo di spiegare l’origine delle cose che appaiono ai nostri sensi, suppose due princìpi, il fuoco e la terra”.

Platone nel dialogo “Teeteto” (180 e) scrive: “Melisso e Parmenide sostengono che tutte le cose sono un’unità e che essa rimane stabile in se stessa, non avendo un luogo in cui muoversi”. E nel dialogo “Il sofista” (242 d) Platone scrive: “La gente eleatica parte dall’ipotesi che ciò che si indica comunemente con ‘tutte le cose’ non sia che una cosa sola”.

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Altre info utili per gli appassionati di filosofia e studi dell'antica grecia:

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volevo chiederti se hai qualche link di ebook su parmenide e sofocle, ringrazio

ho dato un occhio su google

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Questa penso sia fondamentale di Parmenide


«l'essere è, e non può non essere»,



«il non-essere non è, e non può essere»:



Questo conferma l'eternità e la sua essenza infinita che è vita, vitale, e non morte.
Conferma anche le tesi di Buddha e in parte, ma solo in parte, anche quelle delle varie religioni che tendono a un pantheon ma sotto l'egida di un Inziale Essere Creativo.
Delle religioni appaiono infondate le morti e le resurrezioni e le stesse punizioni a Divinis tipiche di Bibbie e Vangeli.
Ciò però non toglie che possa l'Essere venire premiato con meriti o con demeriti ma non certamente all'infinito, quindi le pene come i dono spirituali sono più o meno longevi ma non mai considerabili eterni.

Ciò che invece si evince è che l'Essere è Eterno ed eternamente vitale, che appaia o non sia visibile C'E'.

Quindi il fondamento eterno è VITA e Un Essere.
Non Vita e Non Essere sono negazioni scettico razionaliste ben lontano dalla logica e considerabili puri paradossi illogici.

Possiamo anche dedurre da questa del Parmenide che siamo tutti fondamentalmente liberi e non soggiogabili se non per cause circonstanziali, casuali e non casuali, ma comunque cause che non possono bloccarci all'infinito, perchè l'infinito siamo noi stessi e/o ne faremo parte per sempre, e si parla di un infinito di VITA.. e non di morte che ne è la negazione.. negazione paradossale che non può appunto essere, in alcun modo eiste la morte, esiste e può esistere solo l'Esistere.

 

E ciò corrisponde a Induismo antico oltre che a Buddismo (da considerarsi una innovazione sull'induismo arcaico e anche di genere braminico correlato ai 3 Veda antichi).

Admi la descrizione inziale di parmenide sembra la descrizione di un pallone sonda, non voglio essere offensiva anche se credo sia interpretabile anche in altri modi la questione, non trovi?

E fosse un Razzo invece che una palla?

Questo post è abbastanza vecchio , ma l'ho scoperto solo ora.

E' molto carina l'immagine sul sito da Lanci menzionato. Per chi non ha aperto il link :

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Per comprendere al meglio le due immagini , copio nuovamente quello scritto sul sito :

Immagine di sinistra. L'essere di Parmenide non è suddiviso in terra, acqua, aria, persone, animali, ecc.; esso è una enorme massa sferica di sostanza omogenea, isodensa, continua, indivisa, sempre identica, immobile, eterna. Esso riempie tutto il cosmo e quindi costituisce il cosmo.

Immagine di destra. Invece la nostra vista percepisce l'essere, la realtà, come costituito da numerose 'cose': terra, mare, cielo, persone, animali, alberi, case, ecc., che nel tempo cambiano forma, colore e luogo, che nascono e muoiono.  




Piu che evidenziare questa immagine , ho voluto evidenziare nuovamente questa discussione in quanto la trovo molto molto interessante. 


Spero che riusciamo ad argomentare di più.

Era un erudito e un maestro alquanto quotato, non lo conoscevo, seguendo questa discussione mi sono fatta un giro su Google e ho letto parecchie cose di questo filosofo, santone, scienziato dell'antica Grecia.
C'è sempre da imparare a quanto deduco e nuovi personaggi dei quali si parla troppo poco in genere.

Grazie delle vostre dritte, argomento e personaggio di rilievo Parmenide e i suoi scritti.

Hai ragione , sono molto interessanti le argomentazioni di questo filosofo.

Eh già , sembra quasi un dato di fatto , le cazzate girano molto di più delle cose vere. Sarà un caso ? 

infatti, mi è rimasta impressa anni fà una bella frase di un mio cliente :
Lei ci faccia caso, se c'è una cosa utile ..no quella cosa non la vuole nessuno; ma se c'è una cosa del tutto inutile.. allora tutti la comprano, la desiderano e la vogliono.


Poi succede anche di sentire chi ti dice "non gliene frega a nessuno di restare ignorante e ottuso, di vivere nelle tenebre più totali, l'importante è consumare il più veloce facendo finta anche con se stessi CHE TUTTO VADA BENE E PIU CONSUMI SESSO SOLDI E TEMPO IN CAZZATE INUTILI .. e più sarai soddisfatto.

Illusioni.. l'ego non è mai soddisfacente ne soddisfabile, è un instabile e un pozzo senza fondo, come una droga pesante, il peggior vizio padre di tutti i vizi ipnotici e i miraggi.

Gode il fessacchione e manco si accorge che mangia Ghiande come un porco in un porcile, ipnotizzato da una falsa vita che lo costringe in un recinto come quello della Maga Circe.
Ma chi è forte dentro non è ipnotizzabile e confondibile per lungo tempo, per questo persino Bodhidarma ha detto di me che sono Un Impermeabile.

Impermeabile alle illusorietà e alle falsità di un mondo irreale e inconsistente.

E cosi bisogna essere, duri come acciaio, anche verso il ns. falso noi stessi .. l'Ego Mentale.

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se al Superficiale piace vivere da idiota all'istruito e al ricercatore del vero .. la superficialità non interessa.. se non apparentemente, dato che un ricercatore usa e vive il suo Samsara da vero Yogi   , e cioè per quello che effettivamente: un gioco, uno show e uno spettacolino melodrammatico che a volte emoziona le palle e altre .. vale proprio 30 miserevoli denari di Giuda.

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Niente di più vero in queste parole. 

Come c'è scritto sui testi di Gotama :
" ...Chi ha occhi vedrà le cose ..".

Platone nel dialogo “Teeteto” (180 e) scrive: “Melisso e Parmenide sostengono che tutte le cose sono un’unità e che essa rimane stabile in se stessa, non avendo un luogo in cui muoversi”. E nel dialogo “Il sofista” (242 d) Platone scrive: “La gente eleatica parte dall’ipotesi che ciò che si indica comunemente con ‘tutte le cose’ non sia che una cosa sola”.

in poche parole stiamo parlando con noi stessi , più che avere vita di gruppo organizziamo una vita e una mente per fare finta di avere a che vedere con i molti, ma i molti chi sono ???
solo le ns. idee, i molteplici punti di vista che insorgono in coscienza, una coscienziosità che evidentemente si annoia e cerca spazi, ma gli spazi sono esclusivamente al suo interno.
Fuori non cè nulla, cè un vuoto increato e impossibile che prenda vita concreta.

Spessori mentali e fantasmi di menti e pensieri fatui, per detta motivazione lo Zen si concentra più su un punto ma anche questo punto non esisterebbe e quindi si è a rischio di perdere sia la vista di insieme che il punto focale desiderato dal maestro di meditazione zen e reiki.